16 febbraio 2017

IL MALESSERE DEI NOSTRI FIGLI

 
 
Oggi desidero rivolgermi a Voi e riflettere un momento su quanto di grave  sta accadendo nella nostra nazione. Mi riferisco alla storia straziante che arriva da Lavagna. Un quindicenne si è gettato dalla finestra ed è deceduto davanti gli occhi della madre,che disperata aveva chiamato le forze dell' ordine per far cessare l'abitudine del figlio a far uso di stupefacenti . A Milano appena il giorno prima un' altra adolescente si era gettata dall' auto in movimento del padre ed era deceduta straziata da un Tir che l' aveva travolta. A Roma e' di ieri la notizia di una giovane che si è lanciata dal balcone del Nomentano e che lotta tra la vita e la morte.
Che cosa accade ? Da dove nasce tutto questo male ? Cos 'è questa sofferenza che spinge questi adolescenti a gesti disperati ? Perché si tolgono la vita ?  Si è riacutizzata una frattura tra il mondo di noi adulti ed i nostri adolescenti. Era accaduto nel passato, accade adesso. Il nostro mondo è in affanno non bastava la paura della violenza insensata del terrorismo, la dura crisi economica, che ha reso precaria e marginale le vite di molti di noi. Adesso sembra sprofondare anche il mondo dei giovanissimi oltre a quello dei giovani, Proprio su questo giornale non più tardi dell' altro giorno abbiamo commentato con mestizia il suicidio di quel giovane che si era tolto la vita per disperazione, perché non trovava più lavoro, pur avendolo cercato, pur avendo lottato per trovarlo. Da dove nasce tutto questo male, che sta appassendo le nostre anime? La vita è il bene assoluto . Il bene più prezioso. La vita ed il benessere dei nostri ragazzi e' la cosa che ci sta al cuore prima di tutto il resto. Un profondo malessere attraversa la nostra Comunità, viviamo fianco a fianco ma siamo diventati " alieni" , gli uni agli altri. Condividiamo le stesse città, gli stessi luoghi, ma siamo diventati estranei gli uni agli altri, siamo diventati alieni. Cosa possiamo fare per ricucire questo strappo? Credo che dobbiamo aver la forza di ricreare dal basso con umiltà, con coraggio, con determinazione, delle nuove comunità. Lasciatemi dire che  la scuola, l'università non sono le comunità che dovrebbero essere. Assomigliano piuttosto a dei " non luoghi" dove non c'è lo spirito ed il senso,che dovrebbe esserci. Che fine ha fatto la condivisione, la solidarietà, la forza ed il legame dello stare insieme? Che fine hanno fatto i partiti popolari e di massa che  univano grandi e piccoli, giovani ed anziani? Forse ancora una volta dobbiamo riflettere e ricordare che siano tutti fratelli,condividiamo lo stesso arco della vita,a cui tentiamo di dare un senso ed uno scopo. Non possiamo bandire questo male e questo dolore con una legge ,con una risoluzione, ma possiamo riflettere ed ancora una volta    ricostruire un legame profondo che unisca a noi adulti i nostri giovani, che hanno diritto ad un esempio.  
Luca Giordano.

            



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