24 febbraio 2017

A PROPOSITO DI LIBRI

Lo scrittore Marchesini non è certo tipo che si sottrae al confronto e non dice la sua  anche su argomenti spinosi. Lo testimonia il suo impegno sociale e politico riportato  fedelmente in alcune pubblicazioni curate da lui stesso .Leggiamo insieme come commenta lui stesso questo suo impegno.
 
 
Negli ultimi cinque anni, su temi e questioni riguardanti Roma, ho scritto e pubblicato quattro libri. Su come la sua bellezza artistica e paesaggistica venga sottratta al pubblico e privatizzata ho scritto Io sono la Villa, libro nel quale Villa Blanc, direttamente intervistata, racconta i suoi gloriosi cento anni di storia, dai tempi passati agli attuali controversi e discutibili approdi. Su come il Partito Democratico abbia tradito il suo mandato nel condurre il governo della Capitale ho scritto Diario militante nel quale, nei cinque anni di impegno politico in un circolo del PD, lo stesso di Via Catanzaro ai tempi della Resistenza base partigiana del quartiere, ho quotidianamente scoperto e raccontato come la logica delle componenti e correnti trasformate in consorterie affaristiche dedite alla conquista del potere per il potere, abbia spezzato e spento ogni tentativo di impegno generoso. Una testimonianza dall'interno e dal basso di come la cattiva politica al servizio del potere individuale e di gruppo possa uccidere quella buona. Il terzo libro è sempre un diario, intitolato Io non ci sto, in cui ho raccontato quotidianamente e al mio possibile meglio quello che è successo a Marino e alla sua Giunta nell'ultimo anno di attività. Come cioè, giorno dopo giorno, sia stato gradualmente boicottato, soffocato e distrutto da Mafia Capitale, Caltagirone, Orfini e Renzi un Sindaco giusto. Due anni fa sono uscito dal PD. Questi due libri credo spieghino a sufficienza il perché. Il quarto libro, La scrittura che salva, dà invece testimonianza dell'esperienza di laboratorio di scrittura con ragazze e ragazzi adolescenti. Uno sforzo e un impegno di gruppo per acquisire insieme una maggiore consapevolezza di sè e del mondo, esprimendola e raccontandola al meglio. Difesa dell'ambiente e della bellezza monumentale e artistica come inalienabile bene comune. Politica come impegno collettivo quotidiano per il benessere della città, in opposizione a chi invece ne vuole mungere e vampirizzare le risorse. Esercizio e crescita comune nel capire, conoscere, esprimersi, comunicare. Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica, nel Cilento, ucciso perché strenuo oppositore della politica come business, e Ignazio Marino, cacciato dal Campidoglio con un escamotage vile e grottesco per lo stesso motivo, mi hanno nel 2009 convinto a iscrivermi e impegnarmi nel PD come militante di base. Renzi, Orfini e Mafia Capitale mi hanno indotto a dimettermi e scappare. Non era quello il mulino per contribuire a macinare la farina migliore.
 
Gian Carlo Marchesini

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