Tutto esaurito per il sabato " dei tre leoni " del PD , Emiliano, Speranza e Rossi , tanto che è stato allestito un maxischermo nella piazza antistante il Teatro Vittoria, a Testaccio. Inizialmente doveva essere una manifestazione del solo Rossi. Ma poi, intelligentemente l'ha allargata agli amici Speranza ed Emiliano ,condividendo con loro la stessa posizione nei confronti del Segretario del PD e comprendendo in pieno l'importanza del momento .
E allora? Scissione si o scissione no?
A sentire loro ne parlano più gli altri che loro stessi..
Leggiamo insieme le considerazioni del nostro Luca Giordano.
Sono reduce dall'assemblea che stamani si è riunita al teatro Vittoria a Testaccio a Roma.
Dirò subito che si è trattato soltanto di un incontro interlocutorio, non è stato detto o fatto nulla di nuovo rispetto alle dichiarazioni già rilasciate nei giorni scorsi. È evidente quindi che ogni eventuale nuovo passo è rinviato alla direzione nazionale di domani del PD. Erano presenti : Rossi,Emiliano,Speranza, che si sono succeduti sul palco. In prima linea tra il pubblico: Bersani ,D'Alema, Epifani.
Colgo questa opportunità per fare il punto e dare la mia impressione ,che potrebbe essere utile per una riflessione. Non capisco sinceramente la strategia della sinistra che si oppone al segretario. Non è possibile illudersi al momento, stando le cose come stanno, che alcuni attuali sostenitori del segretario si sfilino mettendo la segreteria in minoranza. Benché ci siano state alcune prese di distanza ed alcuni distinguo ( vedi Orlando e Del Rio ), se si andasse a votare nei tempi auspicati dal segretario, la linea politica della segreteria,verrebbe riconfermata, e l' opposizione della sinistra asfaltata. Il segretario non ha la sensibilità,la responsabilità,il senso della Cosa Pubblica di un grande statista quale non è ,per tirarsi indietro,dimettersi, avendo compreso di aver completamente ,dico e sottolineo, completamente sbagliato politica per il partito e soprattutto per il Paese. Egli ha commesso l' errore capitale per un leader: aver sbagliato completamente politica, avendo fatto preliminarmente un' analisi politica sbagliata. Dico di più, senza polemica, non aveva fatto alcuna seria analisi politica. A mio sommesso avviso il suo è stato e rimane innanzitutto un problema di ignoranza e strategia politica . Una carenza questa che può passare in secondo piano quando fai il presidente di provincia oppure il Sindaco, ma che diventa un errore imperdonabile quando desideri guidare un Paese e ti manca il senso delle cose e una visione storica e strategica . Finisci come è finita per diventare il servo sciocco dei poteri forti, tu che eri stato eletto e portato dal partito dei lavoratori , ai quali hai dato il ben servito. Non illudiamoci il segretario non farà alcun passo indietro . Se non ha avuto il senso di responsabilità prima, perché dovrebbe averla adesso? Non capisco quindi cosa per davvero attendano Rossi, Speranza, Emiliano, Bersani , quali scelte del segretario. Non ho annoverato finora D'Alema non per dimenticanza ma per dire quello che di lui penso. D'Alema risulta poco simpatico, come minimo, a molti elettori della sinistra, è un fatto . Tuttavia egli è per davvero un politico che è capace di un'interpretazione della realtà politica ed effettiva che sfugge anche agli altri che si oppongono al segretario. D 'Alema che ha lungamente studiato e meditato sul piano internazionale, europeo, economico e sociale del nostro Paese e dell' Europa ha già da molto tempo compreso che questo partito e questa segreteria si sono cacciati in un buco nero dal quale oramai non possono essere resuscitati: occorre prenderne atto. Un ciclo si è chiuso, adesso occorre aprirne un altro. Buona serata a tutti .
Luca Giordano .
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