L’Italia è stata condannata a risarcire sei persone tra quelle torturate a Genova. C’è voluta l’Europa e sedici anni per arrivarci.
Nel 2001 al G8 si sono verificate cose che definire delinquenziali è poco. E non è stato uno sparuto gruppo di funzionari. C’è stata la entusiasta partecipazione di poliziotti e funzionari di ogni livello.
Nel tempo le cose sono venute a galla, nella solita maniera arruffata della giustizia italiana, ma con la consapevolezza, da parte di tutte le forze politiche, di quanto era accaduto.
Lasciamo da parte la giustizia e i risarcimenti, i quali devono essere dosati caso per caso e quindi seguire un iter investigativo che richiede tempo. Parlare di giustizia è tempo sprecato.
Ma da allora ci sono stati governi di ogni parte. Escludiamo Berlusconi, che è stato il principale responsabile, con Scajola, e che non poteva denunciare sé stesso. Ma da allora abbiamo avuto al governo anche Prodi, Letta, Monti, Renzi. Gentiloni.
Cosa ha impedito a questi uomini una dimostrazione di sincerità, di ammissione di quanto è sulla bocca di tutti? Cosa impedisce a chi ha responsabilità di governo, di dire quello che si legge su tutti i giornali: “c’è stata una pagina buia della legalità, in Italia, e quel commissario ( o era un vicequestore) che è stato ripreso mentre prendeva a calci un dimostrante abbandonato per terra, è stato rimosso”. Perché
Qualcuno sa spiegare perché Letta ha nominato De gennaro alla presidenza di Finmeccanica?
Perché tutti i funzionari di polizia condannati e prescritti non sono stati mandati via?
Perché nel 2010 quando fu accusata a Strasburgo fece opposizione, ritardando di sette anni la giusta conclusione?
Paolo Grippo
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