16 aprile 2017

PER UN RILANCIO DEL PROGETTO EUROPA

                                                                 Marine Le Pen
 
 
Mancano pochi giorni alle elezioni politiche francesi .
Si vota infatti il 23 aprile p.v., il 7 maggio successivo è previsto il secondo turno . È un test elettorale molto importante . Da questa elezione probabilmente dipenderà il futuro dell' Europa .
Non desidero fare previsioni o scommesse , dico solo che se vincessero le destre euroscettiche, od addirittura sovraniste, nazionaliste e populiste il nostro futuro nei prossimi anni sarà molto diverso dal presente. Un' affermazione elettorale vincente della sig.ra Le Pen ad esempio potrebbe condurre la Francia  alla Franxit e compromettere definitivamente la costruzione della comune casa europea. Come siamo arrivati a tanto ? Perché abbiamo perso fiducia nel processo di edificazione Europea ? Esiste dal punto di vista politico un'alternativa concreta e realistica alla edificazione della confederazione europea ?    L 'Europa avrebbe oggi senso se fosse solo la sommatoria di singoli Stati nazione ognuno con la sua divisa monetaria , con la sua tradizionale sovranità ?  La scorsa settimana a Roma, presso il tempio di Adriano, si è svolto un interessante incontro al quale hanno partecipato : Emma Bonino, che è stata Commissario E.U., Andrea Orlando, candidato alla segreteria PD, Nicola Zingaretti,  Presidente della Regione Lazio . È emersa una frattura tra una parte della classe politica e un parte della società . Questa volta la classe politica è più avanti della società civile .   L ' Europa è un progetto pacifico che riguarda 500 milioni di persone . Nella storia recente e passata non si ricorda una costruzione politica di tal fatta che è stata costruita senza violenza , senza sopraffazione, sulla base soltanto della disponibilità a cedere sovranità per costruire una entità nazionale superiore alle singole nazioni originarie .
Il progetto di unione europea nasce in conseguenza di due guerre mondiali devastanti ed una guerra fredda durata almeno 50 anni. .Qualcuno dice che  era necessario fare contestualmente l' unione monetaria e quella politica. L 'unione monetaria dell' euro, malgrado tutti i menagrami, è stato un successo . I problemi che oggi percepiamo come irrisolti come i flussi immigratori, la sicurezza anti terroristica, la recessione economica sono in realtà da ascrivere alle responsabilità ed alle carenze di intervento dei singoli Stati , piuttosto che ad una responsabilità dell ' Europa in quanto tale . Infatti l ' Europa in queste materie non ha competenza e possono intervenire solo i singoli Stati membri . Quale sarebbe la condizione economica , strategica , finanziaria e della sicurezza di un Paese quale il nostro se ci trovassimo soli a competere con giganti determinati e temibili come la Russia, oppure la Turchia di un autocrate come Erdogan oppure con un Nord-Africa diventato luogo di una guerra di tutti contro tutti ,un posto nel quale lentamente ed inesorabilmente sta prendendo piede lo Stato Islamico ?  Certo sono stati commessi degli errori . Penso però che il torto maggiore all' Europa l' abbiano assestato le politiche neo-liberiste sostenute in questi ultimi 30 anni dalle Destre. Politiche in particolar modo di quelle tedesche e francesi . Ma non è stato soltanto colpa loro . Anche il socialismo della cd " terza via " ha le sue grandi responsabilità nelle politiche condotte da sinistra in Francia , G.B., Germania , Spagna ed Italia . Trenta anni di errori "pacchiani " . Sull' onda ideologica del neo-liberismo si è perseguito il modello della " grande filiera " della produzione , della distribuzione , dell' organizzazione dei servizi , dell' aggregazione e fusione bancaria , si è creduto, quasi fosse un credo religioso, che privatizzare e creare enti economici giganteschi fosse giusto , fosse addirittura l' unica via possibile . Si è trattato di un colossale errore ! La classe politica non si è cosi accorta che intossicata dalle stupidagini propalate dalla ideologia neo-liberista e dai suoi sostenitori e manutengoli il paese, quello vero, si impoveriva , perdeva garanzie e diritti , si andavano spegnendo le formazioni intermedie partiti e sindacati tramite i quali era rinata all' indomani dell' apocalisse europea seguita alla guerra medievale mondiale l' Europa . I partiti politici così non hanno saputo percepire per tempo la crescente paura delle masse dei cittadini che sulla loro pelle , nelle loro tasche percepivano non solo di essere più poveri e con meno garanzie ma meno protetti e rappresentati . Adesso, che è almeno possibile chiarire cosa è successo, occorre che la Sinistra recuperi la sua funzione storica ed il suo approccio razionale . In Europa occorre saper proporre politiche economiche espansive . Occorre cantierare una politica Kenyesiana fatta di interventi massivi con immissione di spesa pubblica e costruzione di opere pubbliche ed infrastrutture . Questa credo sia l' unica e forse l'ultima possibilità non solo per rilanciare il percorso di aggregazione e costruzione europea ma anche per migliorare le nostre condizioni di lavoratori e cittadini . Per cui diciamo : lavoro subito ! Articolo Uno la formazione politica appena nata , darà il suo contributo a svolgere questa missione .
Luca Giordano per Tre Righe .

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