16 aprile 2017

CRISI NEL QUADRANTE ASIATICO

Crisi nel quadrante asiatico. Gli scienziati del Security Board hanno spostato le lancette del doomsday clock a meno di 3 minuti dalla mezzanotte. Mai stato così vicino all'ora zero, dal tempo della crisi dei missili cubani. Le intimazioni dell'ONU contro i test nucleari nord coreani non sembrano smuovere dai suoi propositi minacciosi il folle dittatore. Un attacco preventivo USA ai siti missilistici scatenerebbe la reazione nord coreana verso il belligerante del Sud (la guerra tra le due Coree è ancora in corso, anche se momentaneamente poco attiva), il Giappone o le basi americane. Gli USA potrebbero impiegare l'arsenale nucleare solo dopo un first strike dell'avversario. Una subordinata non sottoscritta dalla Corea del Nord che dispone già di una decina di bombe atomiche. Ma una retaliation nucleare (o chimica) nordcoreana ad un attacco convenzionale americano legittimerebbe gli USA al contrattacco con medesimo armamento, anche se, con buona probabilita', un lancio di missili nord coreano verrebbe neutralizzato dalle difese americane prima della deflagrazione. Ne' sarebbe un freno, dal lato americano, la prospettiva di milioni di vittime civili, considerata l'idolatria della popolazione nordcoreana verso il proprio leader e la fanatica partecipazione di questa alle forze armate.
E intanto i Media italiani danno più spazio a opinioni e commenti sul destino degli agnelli sulle tavole pasquali.
Rif Raf

Nessun commento:

Posta un commento