11 aprile 2017

NO TAP: SALVIAMO IL SALENTO

Riceviamo, volentieri pubblichiamo e convintamente sosteniamo

Salviamo il Salento



Progressi
10 apr 2017 — Oltre l'impegno per la prevenzione del rischio sismico, in questi giorni seguiamo le proteste dei cittadini pugliesi contro la costruzione del gasdotto Trans-Adriatic Pipeline (TAP) nel Salento.

Abbiamo deciso di sostenere questa lotta con una petizione al presidente Mattarella, al premier Gentiloni e al governatore Emiliano.

http://www.progressi.org/notap

Il gasdotto prevede lo sradicamento di centinaia di olivi secolari, la perforazione del terreno sotto spiagge meravigliose e zone agricole, una deturpazione assurda del territorio.

Pensiamo che la scelta del Salento per il passaggio del gasdotto pregiudicherà irrimediabilmente la vocazione turistica del territorio e il suo patrimonio paesaggistico e naturale.

Alle ragioni ambientali delle proteste si sono unite quelle economiche e legali, emerse da un'importante inchiesta dell'Espresso. Dietro il gasdotto sembra ci siano sono forti interessi privati e un oscuro intreccio d'affari che va dalla Russia alla Svizzera.

http://www.progressi.org/notap

Con la nostra petizione chiediamo alle istituzioni più alte del Paese di ascoltare la voce dei cittadini e dei turisti del Salento, di revocare questa localizzazione e di accogliere le proposte alternative per il gasdotto.

Firma e aiutaci a diffondere la petizione, facciamo sentire la nostra voce e salviamo il Salento dalla devastazione e dalla speculazione del TAP.


Fuori Tap dal Salento!






Salviamo il Salento



Progressi
 
 
 


Mettiamo l'Italia in sicurezza!



 

Il sisma del 24 agosto 2016 in Centro Italia ha ucciso quasi trecento persone, tra cui molti bambini.
Se è vero che non si può prevedere quando arriva un terremoto è altrettanto vero che i danni e le vittime si possono evitare, con la necessaria messa in sicurezza degli edifici, come già accade in altri Paesi a rischio sismico.
Per questo motivo, se vogliamo che la prevenzione sia fatta davvero e con i criteri giusti, sosteniamo la richiesta dei geologi, degli ingegneri e degli architetti, con una petizione al governo. Prima della Legge di Stabilità, chiediamo tre cose concrete:
  • un Piano Nazionale Straordinario di messa in sicurezza dell’Italia dal rischio idrogeologico, completando la cartografia - attualmente ferma - e verificando l’intera filiera delle costruzioni con controlli più efficaci dalla progettazione all’esecuzione;
  • il Fascicolo del Fabbricato obbligatorio, con una classificazione sismica degli edifici e l’integrazione degli studi sulla pericolosità del territorio nei Piani Urbanistici;
  • un piano di investimento in educazione e formazione sui rischi sismici e ambientali, a partire dai più piccoli nella scuola primaria.
Nonostante le tante vite spezzate dai terremoti più recenti, a San Giuliano di Puglia, a L’Aquila e in Emilia-Romagna, le istituzioni hanno fatto poco in questi anni per una seria opera di prevenzione, informazione e controllo.
Il fondo per la prevenzione del rischio sismico gestito dalla Protezione Civile è passato da 195 milioni di euro degli anni scorsi ai soli 44 milioni per il 2016 mentre i dipartimenti universitari di geologia rischiano di chiudere a causa della carenza di finanziamenti.
Un taglio di risorse inaccettabile per il nostro Paese, dove 24 milioni di persone e oltre 5 milioni di edifici sono esposti ad alto rischio sismico.
Vogliamo vivere sicuri nelle nostre case e nelle nostre città, non vogliamo piangere altre vittime sotto le macerie, mai più.
Sostieni le campagne di Progressi
Questa petizione sarà consegnata a:
  • Presidente del Consiglio dei Ministri
    Paolo Gentiloni
  • Presidente del Consiglio
    Paolo Gentiloni
  • Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
    Graziano Delrio




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