Una notazione: và dato atto al Comitato Romano per il No al referendum costituzionale che non hanno sciolto i ranghi dopo la vittoria. Non si sono impigriti e lasciati andare "agli ozi di Capua". Anzi hanno rilanciato. Una squadra temprata, affiatata e testata non si butta via,.
Per questo gli diciamo pubblicamente grazie per il loro impegno : che sia da esempio per tutti noi.
Carissime/i,
vi allego i miei appunti sull'ultima riunione del comitato romano. Come
al solito vi prego di segnalare lacune e inesattezze.
Vi allego anche il testo della proposta di modifica della Costituzione
in merito al pareggio di bilancio, essendoci stato ieri in merito
l'incontro del gruppo di lavoro con il prof. Gaetano Azzariti.
Cominciamo tutti a studiarlo perché nella prossima riunione di martedì
18 (confermata!) ne dovremo parlare e decidere in merito.
Buoni banchetti, per chi li fa, e buone feste, ci vediamo subito dopo!
Fanio
Appunti assemblea Comitato romano per il NO
del 10/04/2017 c/o Unicobas,
via Casoria 16, ore 17.30
Obiettivi della riunione:
-
obiettivi e assetto del Comitato, su proposta di
Marina Boscaino
-
scelta della denominazione dei comitati sulla
base delle proposte già selezionate
-
proposta sul voto estero
-
organizzazione del 25 aprile e del 2 giugno
-
proposte per la organizzazione della due giorni
seminariale a livello nazionale.
Preliminarmente è stato
richiamato il messaggio del nazionale diffuso in mattinata, che anticipa la
fine della raccolta firme per la petizione sulla legge elettorale,
chiedendone la consegna entro il 20 aprile, avendo avuto l'appuntamento dai
presidenti di Camera e Senato per il 27. Ciò induce a intensificare la campagna
di raccolta, non potendo contare sul 25 aprile e dovendo concentrare tutto
attorno al fine settimana di Pasqua. Per questo motivo si è proposto di
anticipare alcuni banchetti al venerdì, con la disponibilità di Sandra
Simonetti a chiedere i permessi un giorno prima.
Si è poi deciso di anticipare
come primo punto di discussione la scelta della denominazione da
attribuire ai comitati, nella rosa già selezionata dalla riunione dei
comitati nazionali allargata ai delegati regionali:
1.
Coordinamento per la democrazia costituzionale
2.
Comitato per la democrazia costituzionale
3.
Comitato per la Costituzione
E' stato osservato come la
prima e la seconda differiscano solo per la dizione “comitato” invece che
“coordinamento”, mentre nell'altra la scelta appare già effettuata.
Il voto dei presenti in
assemblea, più quello di tre persone assenti che avevano indicato la loro
scelta per posta elettronica, ha portato al risultato seguente:
-
Comitato per la
Costituzione.....................................: 16 voti
-
Coordinamento per la democrazia costituzionale......: 5 voti
-
Comitato per la democrazia
costituzionale................: 2 voti
-
astenuti.......................................................................:
nessuno
Tale risultato sarà inviato ai
Comitati nazionali che prenderanno quindi una decisione definitiva sulla base
delle risposte ricevute dai vari comitati.
Marina Boscaino ha poi
illustrato la sua proposta di focalizzazione degli obiettivi e
dell'assetto da dare al comitato. Partendo da alcune considerazioni su
una certa dispersione delle energie che hanno contribuito a produrre il
risultato del 4 dicembre e della parziale inefficacia di alcuni gruppi di
lavoro avviati, Marina ci fa alcune proposte:
-
un messaggio da inviare ai comitati nazionali,
di stimolo affinché possano essere perseguiti con decisione e chiarezza gli
obiettivi enunciati nell'assemblea nazionale dei comitati del 21 gennaio u.s.
-
far diventare il nostro un comitato di
iniziativa democratica, mirato a sviluppare un'alfabetizzazione costituzionale,
ravvivando il dibattito cittadino con iniziative su temi che stanno a cuore
alle persone. Per far questo occorre individuare e coltivare interlocuzione con
altri soggetti che possano contribuire alla nostra attività
-
rimanere strettamente connessi sulle/alle
tematiche che individuammo essere centrali per il comitato di Roma, senza
variare o incamminarci ancora su altre strade (siamo pochi e abbiamo pochi
soldi, anzi nulla). Pertanto evitare l’iperfetazione di riunioni/incontri, per
provare a produrre (nel nostro appuntamento del lunedì) previsione di azioni
comuni sui temi predetti
-
Assumere come nostro un eventuale gemellaggio
tra revisione dell’art 81 della Costituzione e Lipscuola, semplicemente perché
si tratta di due testi che contengono istanze nostre e sono quasi pronti per
essere spesi. La campagna dovrebbe/potrebbe partire in autunno, in stretta
relazione e parallelamente con la campagna elettorale. Per quanto riguarda la
scuola può essere anche un'occasione per affrontare il tema dell'alternanza
scuola-lavoro, che la LIP abolisce.
-
Nel far questo dobbiamo metterci in contatto e
creare una mappatura di tutti quei comitati italiani che condividono una tale
impostazione e tenere saldi i rapporti, scambiandoci iniziative ed
individuandone in comune.
Sulla limitazione dei temi a quelli
già definiti ci sono stati alcuni interventi che in realtà hanno sottolineato
l'importanza di altri argomenti forti in questa fase storica, come quello del lavoro
e quello della pace, ma è stato anche enfatizzato l'aspetto della collaborazione
con le altre realtà operanti: dove non possiamo avere una forza
organizzativa di Comitato, possiamo aderire e rilanciare iniziative di altre
associazioni e movimenti. In particolare ad esempio, sulle ampie e complesse
questioni curate dal tavolo degli enti locali, possono essere di grande aiuto
sinergie con i gruppi che nella campagna per il NO hanno espresso il NO
sociale. Queste realtà, come quella di DecideRoma o della Carovana delle
Periferie, contengono anche forti competenze e hanno portato avanti importanti
approfondimenti sui temi trattati dal nostro tavolo di lavoro sugli enti
locali. Tale gruppo a questo scopo sta avviando l'organizzazione di
un'assemblea sul titolo V della Costituzione, chiedendo la partecipazione di
tutte le realtà metropolitane interessate.
Sul lavoro non ci dimentichiamo che
uno degli impegni assunti nell'assemblea del 21 gennaio è proprio il sostegno
alla campagna referendaria. Sembra però che i referendum potranno essere
annullati dai decreti governativi, cosa probabile ma non certa, e già si
preparano riforme per sostituire i voucher con i minijob, soluzione peggiore
del male. Questa incertezza e la lentezza con cui si è avviata la
collaborazione con la Cgil ci ha fatto rimanere quasi ai blocchi di partenza:
la campagna referendaria, che poteva essere abbinata alla raccolta firme per la
petizione sulla legge elettorale, non è di fatto partita.
Soffiano venti di guerra fra le
grandi potenze, sui terribili conflitti già in atto, ed è stato stigmatizzato
da più interventi il sostegno dato all'improvviso a Trump dal nostro presidente
del consiglio e da altri leader europei, per una iniziativa di guerra lanciata
senza il consenso dell'ONU e in piena violazione dell'art. 11 della nostra
Costituzione, senza che fosse nemmeno provato il bombardamento da parte della
Siria con gas tossici.
Giovanni Tomei, presidente della Confederazione
Sovranità Popolare, che si pone l'obiettivo dell'attuazione della
Costituzione e annovera Paolo Maddalena fra i suoi uomini più impegnati, ha
sottolineato l'importanza del loro lavoro di studio per determinare le
condizioni organizzative-metodologiche più idonee a perseguire gli obiettivi,
con un più forte portato politico. Come comitato raccogliamo il loro invito a
camminare uniti.
Rispetto alle proposte campagne
autunnali per le leggi di iniziativa popolare sull'art. 81 e sulla LIP
scuola sono state sottolineate le difficoltà e l'importanza di costruirle molto
bene, coinvolgendo il maggior numero possibile di comitati e di soggetti in
generale, perché 50.000 firme da raggiungere non sono poche.
Rispetto alla campagna per la legge
elettorale è stata sottolineata l'importanza, nel momento in cui si sta per
entrare nel vivo del dibattito in parlamento e in cui sussistono differenze di
vedute, di riattivare l'impegno per organizzare quella assemblea pubblica che
si era già ipotizzata, con Anna Falcone e Claudio De Fiores.
La proposta di Marina Boscaino è
stata in definitiva considerata molto positivamente nella maggior parte
degli interventi. Marina si è riservata di preparare il testo della lettera da
inviare ai comitati nazionali, con alcuni suggerimenti raccolti in assemblea.
Se ne discuterà nella prossima riunione, per passare all'approvazione e
all'invio.
Riguardo alla proposta sul voto
estero, già ampliata in precedenti riunioni per comprendere anche
visioni diverse emerse dal dibattito e già allegata alla convocazione di questa
riunione, non si è proceduto a una ulteriore discussione, si è deciso di
inoltrarla al prof. Pace, che ha già a cuore questo tema, facendo anche
l'ipotesi di condividerla con gli altri comitati attivi.
Si è convenuto di comprendere
nell'assemblea sulla legge elettorale anche l'aspetto del voto all'estero,
chiedendo il contributo fra i relatori di Saverio D'Auria.
Riguardo alla proposta di modifica
dell'art. 81 della Costituzione, dal gruppo di lavoro che se ne occupa è
stato preannunciato per il giorno successivo un incontro con Gaetano Azzariti,
per l'ultima revisione del testo, che verrà presentato nella prossima riunione
del comitato per l'approvazione.
Prossima
assemblea
Martedì 18
aprile dalle 17.30 alle 19.45 in via Casoria 16 (sede Unicobas scuola)
Ci saranno
importanti decisioni da prendere:
-
proposta di revisione dell'art. 81 della
Costituzione: scelta dell'estensione della proposta e approvazione del testo da
presentare al comitato nazionale e agli altri comitati
-
lettera da inviare ai comitati nazionali:
discussione e approvazione del testo
-
organizzazione del 25 aprile e del 2 giugno
-
proposte per la organizzazione della due giorni
seminariale a livello nazionale.
Data
l'importanza dei temi da trattare si raccomanda la massima partecipazione!
Carissm*,
di seguito trovate la proposta che il gruppo di lavoro
sull’ articolo 81 e Trattati ha messo
a punto dopo un’ulteriore discussione avuta con il prof. Azzariti (11 aprile).
Dopo l’incontro le persone presenti hanno concordato di affidare a me il compito
di introdurre la discussione di martedì 18 aprile e di preparare la proposta di
revisione dell’art. 81, come scaturita dalla discussione. Gaetano Azzariti, pur esprimendo delle perplessità sull’estensione
della revisione ai vincoli dell’UE (contenuti negli articoli 97 e 117), ha dato
un forte contributo alla ridefinizione
della proposta affidando al Comitato, e poi ai Comitati, la scelta ‘politica’ di sottoporre a revisione anche i
riferimenti all’UE, caldeggiata dal gruppo di lavoro.
Nella discussione di martedì 18 dovremmo dunque valutare
sia la scelta politica sia la ‘scrittura’, cioè il testo come revisionato.
La relazione sarà approntata dopo la discussione del
Comitato romano, in parte peraltro già scritta da Azzariti.
Essendoci alcuni giorni di pausa, spero troviate il
tempo di leggere la proposta e di preparavi alla discussione
Grazie per l’attenzione
Saluti
franco russo
12 aprile 2017
Proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare
Modifiche agli articoli 81,
97, 117 e 119 della Costituzione, concernenti l'eliminazione del principio del
“pareggio di bilancio” e per la salvaguardia dei diritti fondamentali
Oppure
Modifiche agli articoli 81,
97, 117 e 119 della Costituzione per garantire la salvaguardia dei diritti fondamentali
Art. 1
L’articolo 81 della Costituzione è
sostituito dal seguente:
“art. 81 - Le Camere approvano ogni
anno i bilanci e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo.
L’esercizio provvisorio del
bilancio non può essere concesso se non per legge e per periodi non superiori
complessivamente a quattro mesi.
Con la legge di approvazione del
bilancio non si possono stabilire nuovi tributi e nuove spese.
Ogni altra legge che importi nuove
o maggiori spese provvede ai mezzi per
farvi fronte.
La
legge generale sulla contabilità e la finanza pubblica definisce i vincoli di
bilancio nel rispetto dei diritti fondamentali delle persone.”
Art. 2
All’articolo 97 è apportata la seguente
modifica:
sopprimere il primo comma
Art. 3
All’articolo 117 è apportata
la seguente modifica:
al termine del primo comma
sono aggiunte le parole “ nel rispetto
dei diritti fondamentali delle persone”
Art. 4
1. L’art. 119 della Costituzione è sostituito dal seguente:
“art.
119 - Ai Comuni, alle Province, alle Città
metropolitane e alle Regioni sono attribuiti risorse pubbliche in relazione
alle esigenze di tutela dei diritti sociali e civili, comunque sufficienti a
garantire in ciascuna parte del territorio nazionale i livelli essenziali delle
prestazioni.
Per promuovere lo sviluppo economico, la
coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e
sociali, per favorire l'effettivo esercizio dei diritti della persona, o per
provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato
destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di
determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni.
La legge dello Stato istituisce un fondo
perequativo, senza vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità
fiscale per abitante.
Comuni, le Province, le Città
metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa.
I Comuni, le Province, le Città
metropolitane e le Regioni hanno risorse autonome. Stabiliscono e applicano
tributi ed entrate propri, in armonia con la Costituzione e secondo i principi
di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Dispongono di
compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibile al loro territorio.
I Comuni, le Province, le Città
metropolitane e le Regioni hanno un proprio patrimonio, attribuito secondo i
principi generali determinati dalla legge dello Stato.
Possono
ricorrere all'indebitamento solo per finanziare spese di investimento. E'
esclusa ogni garanzia dello Stato sui prestiti dagli stessi contratti.”
Art. 5
L’art. 5 della legge costituzionale 20 aprile
2012, n. 1 è abrogato.
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