Domani, 30 aprile, si svolgeranno le primarie del Partito Democratico. I
candidati sono tre: tre facce della stessa medaglia.
Uno dei tre, con la
vittoria in tasca, spavaldo più che mai (Matteo Renzi), l’altro, uno sparring partner, pessimo ministro , senza arte né parte , a capo di una corrente di arrampicatori
(Andrea Orlando), uno con le idee confuse, opportunista in cerca di visibilità e di
ascensore politico (Michele Emiliano).
Comunque sarà l’affluenza, per il
vincitore sarà un successo. Lo scommettiamo fin da adesso.
NON BISOGNA ANDARE A VOTARE perché i candidati non sono
affidabili, non sono portatori di una proposta politica seria, non hanno fatto
tesoro ed ammenda degli errori del passato, sono pericolosi e demagogici. Il
segretario che uscirà dalle urne , sarà il candidato premier. E qui peggio ci
sentiamo.
Come si fa a proporre candidato premier un segretario, uno
dei tre è indifferente, che ripropone gli stessi schemi del passato, le stesse
ricette e ….gli stessi errori?
No, non stiamo peccando di approssimazione né di
superficialità. Chi ha portato alla rovina il nostro Paese non può riproporsi
alla sua guida. I cittadini italiani devono mandare questo chiaro segnale, non
si devono rendere complici della propria rovina. La mazzata del 4 dicembre al PD non
è bastata. Il PD ha continuato a sbagliare e ha riproposto con il
governo Gentiloni gli stessi responsabili del precedente e , se qualcuno è stato rimosso , è stato
sostituito in peggio.
Quindi cari cittadini italiani domani astenetevi dal
recarvi ai gazebo dove finti militanti vi accoglieranno a braccia aperte. Dove
dovrete sottoscrivere una dichiarazione in cui affermate di essere elettori del
PD. Lo sappiamo che non vale niente, ma non mettetevi sullo stesso piano dei
loro dirigenti . Dimostrate, come lo avete fatto il 4 dicembre, di essere più
maturi e responsabili di chi vi governa.
Domenico Fischetto
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