Il crudele sfruttamento legato allo sviluppo
capitalistico ha nell'ottocento ispirato la
ricerca di societa' piu' giuste rispetto al
socialismo utopistico. Marx ha fondato il
socialismo scientifico, che identificando
nella lotta di classe il motore della storia
ed analizzando i meccanismi dell'accumulazione
capitalista ha messo a disposizione del
movimento operaio gli strumenti necessari
alla difesa dei suoi interessi.
In Italia in particolare all'inizio del novecento
il movimento socialista con le lotte sindacali e il
mutualismo riusci' ad ottenere miglioramenti salariali,
la diminuzione dell'orario di lavoro ed il suffragio
universale (prima votavano solo gli abbienti).
La Seconda Internazionale Socialista non riusci' ad
evitare la tragedia della prima guerra mondiale
(i socialisti tedeschi e quelli francesi votarono i
crediti di guerra). Piu' saggiamente quelli italiani
presero una decisione diversa : "ne' aderire, ne'
sabotare", mentre ancora piu' saggiamente il futuro
fondatore del partito comunista d'Italia, Amedeo
Bordiga fu contrario alla strage di proletari, che
il conflitto avrebbe portato.
Alla fine della guerra le elezioni con il sistema
proporzionale portarono al successo i partiti,
che non avevano appoggiato la guerra, con piu' di 150
seggi per i socialist e piu' di 100 per i popolari
(su 350), ma questi preferirono appoggiare un governo
di centrodestra guidato dai liberali.
L'eco della vittoriosa rivoluzione bolscevica galvanizzo'
il proletariato italiano, ma i socialisti massimalisti
parlavano di rivoluzione piu' che organizzarla ed il
piccolo partito comunista fondato nel gennaio della
1921 non aveva la forza per realizzare le sue idee.
I proprietari agrari e quelli delle fabbriche utilizzarono
il fascismo per mantenere il dominio della loro classe,
complice la monarchia, che all'indomani della marcia su
Roma affido' il governo a Mussolini. Il ventennio fu
caratterizzato da una feroce dittatura (ricordiamo gli
assassini di Matteotti, di Giovanni Amendola, di don
Minzoni, di Gobetti e dei fratelli Rosselli), che nel
secolo della decolonizzazione aggredi' lo stato sovrano
di Abissinia, compiendo numerosi crimini di guerra, tra
cui l'uso di gas tossici, aiuto' il colpo di stato fascista
in Spagna e stabili' l'alleanza con la Germania nazista,
che con l'invasione della Polonia diede inizio alla seconda
guerra mondiale. Fortunatamente le armate naziste furono
sconfitte nell'autunno del 1942 dagli inglesi in Africa e
nell'inverno successivo subirono un cocente sconfitta a
Stalingrado. Dopo lo sbarco in Sicilia nel luglio del 1943
cadde il fascismo ma a settembre il duce liberato da un colpo
di mano tedesco fondo' la repubblica di Salo', stato fantoccio
al servizio dei tedeschi.
Sbarcato in Italia Togliatti con la svolta di Salerno propose
l'unita' delle forze antifasciste e nella Resistenza i
comunisti svolsero un ruolo centrale.
La Costituzione italiana, promossa dalla Costituente eletta il
2 giugno insieme al referendum costituzionale, che fondo' la
repubblica, deve molto all'intelligenza di Dossetti e Togliatti
ed il primo firmatario della Carta, il presidente della Costituente,
fu il comunista Umberto Terracini .
Malgrado la difficolta' della divisione in blocchi sancita a Yalta,
il partito comunista riusci' a migliorare la condizione delle classi
lavoratrici con la riforma agraria.
Pur ferito gravemente nell'attentato del liberale Pallante nel 1948,
Togliatti ebbe la lucidita' di arrestare il moto insurrezionale, che
ne era seguito, perseguendo nell'obiettivo di promuovere l'obiettivo
del progresso sociale attraverso l'attuazione della Costituzione.
Un anno prima della sua scomparsa il partito comunista ottenne un
clamoroso successo elettorale nel 1963. A proposito dei comunisti
diceva : "Veniamo da lontano e andremo lontano".
Questa sintesi storica continuera', perche' mi sono reso conto
che c'e' molta ignoranza sui fatti storici, in particolare
sulla gloriosa storia dei comunisti italiani.
Franco Buccella
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