Consigliamo la lettura di questo libro di Tina Anselmi a quanti hanno smarrito il senso e il significato della parola Resistenza.
Divampano in Italia le polemiche sulla manifestazione del 25 aprile p.v., Anniversario della Liberazione .
Dovrebbe essere un giorno di unità nazionale , largamente condiviso , sta diventando invece un' occasione per ripicche, distinguo, faide, che oscurano la Storia, l' importanza politica e sociale che la liberazione ha avuto per la rinascita della Democrazia italiana . Da allora fu impostata e modellata sulla piattaforma che si perfeziono' nella scrittura della Carta Costituzionale italiana, che proprio in forza del ruolo svolto dalle forze profuse dalla Resistenza, venne scritta e realizzata esclusivamente dagli Italiani , senza l' l'incipit dei Vincitori come avvenne invece per gli altri Paesi sconfitti come la Germania ed il Giappone . L ' ANPI oggi .dopo oltre settant' anni dalla fine della guerra, non è più solo l' Associazione dei Reduci e dei Combattenti , è diventata però il punto di riferimento di tutte quelle forze democratiche e progressiste, che della nostra Costituzione si fanno sostenitori e garanti della sua funzione . Stupisce , lascia basiti quindi l ' iniziativa assunta dal commissario del PD romano Matteo Orfini , il quale pur essendo stato invitato alla manifestazione indetta e programmata per il 25 aprile , ha fatto sapere che il suo partito il PD, non parteciperà al corteo non sfilerà insieme alle forze che si rifanno direttamente e coerentemente alla Costituzione ,alla sua centralità e garanzia . Con tutta probabilità Orfini, che si è trasformato nel " nuncius " di Renzi non ha gradito la posizione che la ANPI ha assunto nel referendum costituzionale del 4 dicembre u.s. a difesa della Costituzione contro il tentativo maldestro, ignorante , posto in essere dal capo del Governo di " smanettare " per l' appunto l' impianto costituzionale del bilanciamento dei Poteri dello Stato progettato da coloro che fecero la Resistenza codificandolo nella Carta Costituzionale. Ebbene Orfini dovrebbe ricordare e riflettere che malgrado la superiorità di mezzi , di denaro, il controllo praticamente totale della stampa e l' appoggio dei Poteri Forti italiani ed esteri , il 60% degli elettori italiani li ha sonoramente bocciati, senza appello . Gli italiani , che stupidi non sono, hanno bocciato il tentativo di introdurre anche qui in Italia un" deturpamento" della nostra democrazia, che se fosse passata la riforma voluta da Renzi, si sarebbe avviata lentamente ma inesorabilmente a diventare una " democratura " cioè la versione caricaturale di una Democrazia, come sta avvenendo da per tutto in Turchia , in Russia e già altrove .
Non di meno lascia perplessi il rifiuto della Comunità Ebraica romana a partecipare al corteo del 25 aprile . Pare che il loro rifiuto sia da ascrivere alla partecipazione alla manifestazione di una rappresentanza politica palestinese . Ebbene stupisce che si faccia da parte della Comunità Ebraica un distinguo non sulle idee a sostegno della causa dell' antifascismo ed a sostegno della democrazia e della centralità e garanzia delle costituzioni nate dalla Resistenza ed dalla lotta al nazifascismo , ma dall' appartenenza a gruppi etnici e nazionali ebrei /palestinesi. Ci sembra questo un"incipit " che degrada e non eleva l'approccio politico alla gestione della Cosa Comune. Questa impostazione voluta dalla Comunità Ebraica a mio modesto e sommesso avviso è pericolosa e sbagliata . Infatti in luogo delle idee e delle scelte, introduce la discriminante della etnia ed della identità settaria nazionale . Questo è pericolosissimo perché introduce e legittima il pregiudizio ,il settarismo, il razzismo , la prevaricazione e legittima la prepotenza e l 'arbitrio.
Da questi fatti evinco il convincimento che il PD per un verso, la Comunità Ebraica romana dall'altro abbiano recentemente subito una radicale trasformazione spostandosi decisamente a destra . Questo fenomeno e questo processo era in corso e già evidente per l' appunto in occasione del referendum costituzionale del 04 dicembre u.s. Una buona parte del PD romano quello che si riferisce ad Orfini e la quasi totalità della componente della Comunità Ebraica avevano sostenuto il SI al referendum . Non stupiamoci quindi delle scelte loro odierne . Essi si sono schierati a destra annessi e connessi ,senza ne' si né ma. "Mala tempora currunt " .
Luca Giordano per Tre Righe .
Nessun commento:
Posta un commento