22 aprile 2017

VILLA BLANC: INGIUSTIZIA E' FATTA n.2

 
 
Verrebbe da dire che la sentenza del Consiglio di Stato suona, per la battaglia che da decenni è stata constantemente fatta a favore di un utilizzo pubblico di Villa Blanc, come qualcosa che assomiglia a un Consummatum est. Insomma, ha vinto la Luiss, e basta. Hanno vinto il privato e la politica che lo ha aiutato a portare a compimento il suo progetto. Ha vinto chi ha saputo farsi dare il denaro dallo Stato - 5 milioni di euro l'anno dal 2001, grazie alla legge di finanzia...mento della scuola privata voluta da Berlusconi. E grazie al regalo che nel 1997 Veltroni ha fatto alla Luiss rinunciando al diritto di prelazione sull'acquisto della Villa e praticamente regalandola all'università privata di Confindustria. E grazie ad Alemanno che nel 2011 ha concesso alla Luiss il varo del suo progetto di campus universitario. Insomma, con il denaro prelevato dalle tasche dei cittadini, e grazie ai buoni uffici di politici compiacenti, Villa Blanc è finita nelle mani di un privato. Che, per mostrarsi generoso, forse consentirà ai cittadini espropriati e finanziatori - si potrebbe anche dire cornuti e mazziati - di passeggiarvi dentro, in pochi, di sguincio, un giorno la settimana. Questo non è un Paese di tutti e per tutti, innanzitutto per i bambini e gli anziani, ma di chi mira a fare incetta di denaro trasformandolo in altro denaro. Comprando, lusingando, promettendo, contraccambiando, corrompendo. Questo è un paese per chi è già privilegiato. A chi non disturba, non ostacola, si piega e asseconda, può essere che qualche briciola gli tocca. Ma da una Business School per l'Alta Finanza, che cos'altro ci si aspetta? Lasciamo che i 1450 bambini e bambine della scuola dell'obbligo con vista sulla Villa continuino a giocare al chiuso e sull'asfalto. Magari con qualche nuovo parcheggio intossicante sotto il naso.
Quindi i cittadini ricorrenti del Comitato, e Italia Nostra, hanno perso. Ma le battaglie si fanno solo quando si è sicuri di vincere, o quando sono giuste e sacrosante?
 
Gian Carlo Marchesini

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