6 febbraio 2017

LA FRANCIA PRIMA

 
                                        Marine Le Pen
 
Dalla Francia arrivano nuove ed inquietanti novità .
 Marine Le Pen ha ufficialmente aperto ieri sera a Lione la sua corsa per  l' Eliseo. Il suo programma mette i brividi, anche perché sembra avere un largo seguito. Al momento nessun altro candidato di destra o sinistra raccoglie i consensi della Le Pen. Il suo programma "la Francia prima" riecheggia naturalmente il programma che ha condotto Trump alla Casa Bianca. Si tratta di un programma di destra radicale e demagogica. Addirittura la Le Pen sostiene e propone l' uscita della Francia non solo dall' Euro ma addirittura dalla NATO e dalla stessa UE. Ella quindi vorrebbe riportare le lancette degli orologi della storia a prima del 1949 quando ancora non era stata costituita neppure la comunità degli stati europei per il carbone e l'acciaio. La Le Pen dimentica cosi che l'Europa divisa per nazionalismi aveva condotto nei 50 anni precedenti al CECA ( mercato europeo del carbone e dell' acciaio) a due spaventose guerre mondiali che avevano causato immani distruzioni e fatto perdere all' Europa il ruolo guida del mondo intero. Il programma della " pulzella di Francia " è chiaramente un programma irrazionale ed emotivo ma ciononostante , abilmente confezionato, è capace di veicolare il malcontento e l' ansia del popolo francese ad affidarsi alla suggestione della sua promessa di " ritorno " ad un destino di grandezza e gloria cui attinge la politica francese da sempre piuttosto nazionalista. Il suo programma è infarcito da tutta un bagaglio di temi ed argomenti della peggiore destra retriva : durezza della sanzione penale, xenofobia, islamofobia, esclusione e sotto il non esplicitato antisemitismo. Una " pastura" di irrazionalità e grossolanita' , che un tempo sarebbe stata archiviata come ciarpame ma che oggi rischia invece di essere il nuovo programma di governo francese. Anche la Le Pen naturalmente desidera costruire il " suo bel muro" cosi affossando definitivamente il progetto di unità europea e contribuendo a mandare in malora la nostra economia , la nostra sicurezza, la nostra libertà che verrebbero compromessi per sempre e non sarebbero più recuperabili. Desidero concludere ribadendo quello che già ho scritto e detto in altra sede (  trerighe.blogspot.com) , assistiamo ad una cesura, una discontinuità tra studiosi e politica. I primi hanno già chiaramente spiegato le origini e le cause dei nostri mali ed affanni contemporanei , la politica che dovrebbe raccogliere il consenso ed i media che dovrebbero fare opinione sono rimasti indietro, appaiono inappropriati. E' di queste ore la pubblicazione di un libro dell' economista britannico R. Baldwin, in cui spiega con chiarezza cosa stia accadendo nel mondo adesso. Dice Baldwin venti anni fa i paesi del G7 disponevano dei 3/4 del reddito globale. Appena venti anni dopo questo reddito si è ridotto ad appena 1/2 . La causa di questa flessione risiede nella  digitalizzazione dell' economia , con tale processo tecnologico scientifico ed economico la produttività grazie alla globalizzazione e' stata trasferita ai paesi in via di sviluppo, il basso costo del lavoro in questi paesi, unitamente al fenomeno della " automazione" della economia nei paesi del G7 spiega e chiarisce le cause del loro veloce e relativo declino. La politica riflettendo su queste circostanze dovrebbe fornire  risposte e ricette razionali. La destra invece fornisce risposte emotive cariche di odio e cinismo che inevitabilmente ci condurranno ad una nuova catastrofe ed ad un  nuovo bagno di sangue.  
Auguro a tutti un buon inizio di settimana e buon lavoro.
Luca Giordano.

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