Con
Rosamunde Pike, David Oyelowo, Terry Pheto, Jack Davenprt, Tom Felton, del 2016.
Costumi
di Jenny Beavan, scene di Simon Bowles. Fotografia di Sam Mc Curdy.
Amore versus
razzismo
Un
film la cui vicenda, tratta da una storia vera, è appassionante perché tocca
argomenti e tematiche sociali di grande impatto come il razzismo e il
colonialismo.
Seretze
Khama (David Oyelowo), principe del Bechuanaland (l’attuale Botswana), studia
giurisprudenza a Londra nel 1947, quando incontra casualmente a una festa
organizzata dalla Missionary Society, l’inglese Ruth Williams (RosamundePike),
una ragazza bianca della middle-class.
Ne nasce una bella storia d’amore e, nonostante le provocazioni della gente e
la contrarietà delle rispettive famiglie, si sposano e vanno a vivere in Botswana
dove lui si prepara a regnare.
È
l’epoca in cui si sta affermando la politica dell’apartheid in Sudafrica e in vari stati limitrofi, pertanto il
matrimonio misto fa scandalo e viene ostacolato sia dai bianchi sia dai neri.
Interessi
economici e intrighi politici fanno sì che il malcontento venga sfruttato
cercando di togliere di mezzo dalla scena politica il carismatico Seretze Khama
con idee chiare sui diritti dell’uomo (e della donna).
La
contrapposizione tra Seretze e suo zio il reggente e vari cavilli legali tra
colonie e protettorati, riusciranno a mandarlo in esilio: viene chiamato a Londra
con una scusa mentre Ruth, incinta, partorisce una bella bambina aiutata dalle
donne del luogo che nel frattempo hanno iniziato ad accettarla e ad amarla.
La
lenta emancipazione del Betchuana coinciderà con il declino dell’Impero
Britannico e del colonialismo, quando nella terra povera si comincerà a scavare
in cerca di minerali e si troveranno addirittura i diamanti. Serezte, ricongiuntosi con la moglie e la
figlia, riuscirà quindi a tornare nella sua terra e, rinunciando alla
successione reale, instaurerà una repubblica democratica nel 1966 fondando, in
tal modo, il Partito Democratico del Botwana.
Il
film presenta immagini suggestive e ottima ricostruzione dell’epoca ma, a
tratti, forse leggermente troppo statico. La storia d’amore è commovente, anche
se la figura troppo “perfetta” di Ruth non è del tutto credibile.
A United Kingdom è stato presentato al 60mo London Film
Festival; la regista Amma Asante,
inglese di origini ghanesi, ha già girato un film – La ragazza del dipinto del 2013 - sul rapporto bianchi/nera
nell’Inghilterra del Settecento.
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