3 febbraio 2017

A ROMA , RENZI E GRILLO SONO UGUALI?

 
 
Fino a quando dovremo tollerare, noi cittadini romani, la condotta di una Sindaca che da quando si è insediata non ne ha imbroccata una?
 Un carosello di assessori si sono alternati nella sua giunta, il malaffare o presunto tale , i favori e gli interessi privati, personaggi loschi che assurgono a ruoli chiave, campagna diffamatoria contro un compagno di partito, ora la questione della polizza.
Per una Sindaca e un Movimento 5 Stelle che avevano vinto anzi stravinto le elezioni amministrative a Roma facendo delle parole ONESTA' e LEGALITA' le proprie parole d'ordine, sono la prova provata che il proverbio "predica bene e razzola male" non viene smentito mai, neanche dai puri più puri o presunti tali. Al Sindaco Marino sono bastate qualche fattura contestata e la Panda Rossa in divieto di sosta perché il commissario romano del PD, ordinasse ai suoi consiglieri  di andare dal notaio per destituirlo. Ora tutto quello che accade alla Sindaca e al suo cerchio magico non è materia sufficiente perché "l'abbaiante" Grillo e junior Casaleggio non la rimandino a casa? Ci rendiamo conto che per loro equivarrebbe ad una ammissione di inadeguatezza che da Roma si propagherebbe in tutta Italia viste le aspirazioni del Movimento a governare il nostro Paese. Ma se  questa è la loro strategia, in questo modo stanno rivalutando il loro avversario storico , il PD, che ha avuto il coraggio (!!??) di destituire  il proprio Sindaco.  All'assurdo da mettere sullo stesso piano Renzi e Grillo.
SI, infatti, In questo  sono uguali e il conto lo paghiamo sempre noi cittadini.
Di seguito il  redazionale di Luca Giordano sull'argomento.
Domenico Fischetto
 
E' di queste ore, la notizia che alla Sindaca di Roma, Virginia Raggi, la Procura della Repubblica capitolina abbia contestato di essere beneficiaria di una polizza assicurativa premio 30 mila euro sottoscritta a suo favore da Romeo ex capo segreteria del sindaco che una volta insediatosi nell'incarico avrebbe ricevuto un sostanzioso aumento di retribuzione poi , dietro invito, non obbligatorio, della agenzia contro la corruzione ANAC e  ridotto .
Secondo le indiscrezioni riportate dall'Espresso e dal Fatto Quotidiano, i P.M. Ielo e Dall' Olio avrebbero chiesto spiegazioni alla Sindaca di questa circostanza emersa durante l' interrogatorio mentre chiedevano spiegazioni sulla modalità di nomina di Renato Marra a capo della direzione turismo della Capitale. Renato è fratello di Raffaele , il potente  capo del personale del Comune di Roma, arrestato per corruzione. La Sindaca sembra che abbia risposto alle domande dei pubblici ministeri titolari della indagine dicendo di non sapere nulla della polizza stipulata a suo interesse dal Romeo, che a questo punto sarà sentito a breve.
Conosco per motivi professionali i pubblici ministeri procedenti: sono due magistrati di grande valore e serietà . La situazione è a dir poco inquietante . Emerge dalle notizie propalate dalla stampa una sorta di possibile " mercimonio" di assegnazione delle cariche pubbliche al Comune di Roma che potrebbe anche preludere alla modifica del capo di contestazione di abuso di ufficio e falso in atto pubblico in contestazioni più gravi !  Per " riecheggiare" in questa sede la responsabile affermazione del Presidente emerito Giorgio Napolitano in merito alle " condotte pubbliche " da assumere per tutti i politici che occupano ed hanno occupato cariche pubbliche , penso che la  Sindaca della Capitale debba rassegnare e subito le sue irrevocabili dimissioni. La sua carica ,il suo ruolo escono gravemente indeboliti da questa indagine penale in corso. In democrazia occorre aver necessario rispetto delle cariche pubbliche che si rivestono, ombre gravi come quelle che si addensano in queste ore sulla persona del  sindaco non consentono a mio modesto e sommesso avviso che la stessa rimanga anche un solo momento ancora nella carica di sindaco della Capitale.
Auguro una buona giornata di lavoro a Tutti.
Luca Giordano .

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