L'estensore di questo articolo è un fine conoscitore dello Statuto del PD e delle regole della casa. Si potrebbe definire uno studioso un po' pignolo MA TENACE. Nel circolo dove ha la funzione di tesoriere viene sopportato con una certa indulgenza data l'età. Ma non è affatto "naif"... come qualcuno potrebbe superficialmente pensare. Anzi..... Secondo noi presta un grande servizio alla democrazia e alla condivisione e alla corretta interpretazione delle regole..
Magari leggendolo si impara qualcosa di nuovo e che, forse, c'era stato finora "pietosamente" occultato .
IL COMMISSARIAMENTO DEL PD ROMA
Il Commissariamento del PD Roma ha violato e viola lo Statuto Nazionane e Regionale del PD. Come sappiamo Mafia Capitale ha profondamente inquinato l'economia e la vita civile di Roma e anche purtroppo strutture e uomini del Partito Democratico. Per fronteggiare questa situazione, con un provvedimento in data 4.12.2014, il Segretario del Partito Democratico Matteo Renzi ha commissariato la Federazione del Partitodi Roma nominando nella persona di Matteo Orfini un commissarioed azzerando tutti gli organi della Federazione
Purtroppo il Commissariamento è condotto in violazione degli Statuti del nostro Partito.
Il Commissario con una delibera valida per l’anno 2015 ha definito la nuova struttura organizzativa della Federazione che limita a 15 i Circoli (uno per Municipio) e riduce a Sezioni dei Circoli le unità territoriali di base che sono indicate invece come Circoli nello Statuto Nazionale del Partito (vedi Allegato)a. Nella nuova organizzazione gli unici organi previsti per le Sezioni sono il Segretario ed il Direttivo. Soppressi l'Assemblea degli iscritti (espressamente prevista dallo Statuto Nazionale) nonchè il Tesoriere e la Commissione di Garanzia (previsti dallo Statuto Unione Regionale Lazio). La delibera prevede inoltre che la quota di tesseramento (€ 30,00 minimo) venga ripartita a metà tra Federazione e Circolo Territoriale, escludendo così le Sezioni da ogni froma di finanziamento proveniente dalle quote versate dagli iscritti.
Con questa delibera le Sezioni (ex Circoli) vengono in pratica completamente esautorate e private di ogni capacità ed autonomia sia economica che organizzativa con soppressione degli organi fondamentali per un corretto esercizio democratico (in particolare l'Assemblea degli iscritti peraltro, come detto, espressamente prevista dallo Statuto Nazionale).
Contro questa delibera ad iniziata di alcuni iscritti è stato promosso presso il Tribunale Civile di Roma un ricorso a seguito del quale il Tribunale ha sospeso la delibera stessa dichiarando che "la delibera del Commissario appare in contrasto con gli Statuti nazionale e regionale rischiando di limitare le facoltà riconosciute agli iscritti in contrasto con la disposizione statutaria che riconosce ai Circoli (declassati a Sezioni) autonomia organizzativa, politica e patrimoniale. Parimenti contrastante con l'autonomia organizzativa appare la disposizione che attribuisce al commissario il compito di emanare l'elenco delle sezioni territoriali".
In realtà per tutto il 2015 e, a delibera scaduta, per tutto il 2016, la delibera non ha avuto pratica attuazione. Non sono state attuate le disposizioni transitorie nè sono state costituite l'Associazione Unica della Federazione PD Roma, nè le Associazioni di Municipio che la delibera prevedeva. Tesseramento, quote di iscrizione, contributo degli eletti, attività politiche, iniziative sul territorio sono stati gestiti dalle Sezioni (ex Circoli) nelle loro varie sedi distribuite nel Municipio, come per il passato.
Con il 23.10.2016 avrebbe dovuto aver termine il Commissariamento. Con comunicazione in data 6.10.2016 il Vice Segretario del Partito Lorenzo Guerini ha prorogato fino alla celebrazione del Congresso (18/19 Febbraio o 25/26 Febbraio 2017) il commissariamento di Matteo Orfini limitandone peraltro le competenze alla sola gestione ordinaria.
Malgrado questa limitazione il Commissario ha emanato due nuove delibere con le quali ha riproposto la riorganizzazione già disposta con la delibera del 2014.
Ancor peggio in queste nuove delibere non si fa più cenno delle Sezioni che pertanto vengono a tutti gli effetti ignorate nella riorganizzazionecosì disposta dal Commissario.
Queste due ultime delibere appaiono illegittime in quanto eccedenti i limiti della gestione ordinaria prorogata dal Vice Segretario Guerini.
Con questa delibera le Sezioni (ex Circoli) vengono in pratica completamente esautorate e private di ogni capacità ed autonomia sia economica che organizzativa con soppressione degli organi fondamentali per un corretto esercizio democratico (in particolare l'Assemblea degli iscritti peraltro, come detto, espressamente prevista dallo Statuto Nazionale).
Contro questa delibera ad iniziata di alcuni iscritti è stato promosso presso il Tribunale Civile di Roma un ricorso a seguito del quale il Tribunale ha sospeso la delibera stessa dichiarando che "la delibera del Commissario appare in contrasto con gli Statuti nazionale e regionale rischiando di limitare le facoltà riconosciute agli iscritti in contrasto con la disposizione statutaria che riconosce ai Circoli (declassati a Sezioni) autonomia organizzativa, politica e patrimoniale. Parimenti contrastante con l'autonomia organizzativa appare la disposizione che attribuisce al commissario il compito di emanare l'elenco delle sezioni territoriali".
In realtà per tutto il 2015 e, a delibera scaduta, per tutto il 2016, la delibera non ha avuto pratica attuazione. Non sono state attuate le disposizioni transitorie nè sono state costituite l'Associazione Unica della Federazione PD Roma, nè le Associazioni di Municipio che la delibera prevedeva. Tesseramento, quote di iscrizione, contributo degli eletti, attività politiche, iniziative sul territorio sono stati gestiti dalle Sezioni (ex Circoli) nelle loro varie sedi distribuite nel Municipio, come per il passato.
Con il 23.10.2016 avrebbe dovuto aver termine il Commissariamento. Con comunicazione in data 6.10.2016 il Vice Segretario del Partito Lorenzo Guerini ha prorogato fino alla celebrazione del Congresso (18/19 Febbraio o 25/26 Febbraio 2017) il commissariamento di Matteo Orfini limitandone peraltro le competenze alla sola gestione ordinaria.
Malgrado questa limitazione il Commissario ha emanato due nuove delibere con le quali ha riproposto la riorganizzazione già disposta con la delibera del 2014.
Ancor peggio in queste nuove delibere non si fa più cenno delle Sezioni che pertanto vengono a tutti gli effetti ignorate nella riorganizzazionecosì disposta dal Commissario.
Queste due ultime delibere appaiono illegittime in quanto eccedenti i limiti della gestione ordinaria prorogata dal Vice Segretario Guerini.
Per quanto riguarda il Commissariamento ho voluto consultare in proposito lo Statuto Nazionale del Partito. All'art 17.2 si legge : In caso di ripetute violazioni statutarie ......... può essere nominato un organo commissariale ad acta per un periodo non superiore a sei mesi. Al momento il Commissariamento ha superato i due anni.
G.G.
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