Fascista per me è, intimamente, intrinsecamente, chi non nutre alcun dubbio che la sua posizione sia quella sacrosanta e giusta, chi non è disposto a considerare la eventuale qualità e fondatezza di qualsiasi posizione diversa, chi ritiene non ci sia più da cercare alcuna verità perché quella sua è unica e definitiva. Spesso arriva a questo risultato chi, dopo una lunga storia di dura e faticosa opposizione politica, arriva finalmente al potere o a una sua qualche conquista. A me sembra che il PD renziano sia approdato esattamente a questa posizione. E dica: non vorrete mica che lasci il potere dopo averlo così a lungo e famelicamente desiderato... Non mi piace affatto dirlo, ma a me pare che la forma attuale più insidiosa di fascismo sia quella. Quella dell'io sono io e voi non siete un cazzo, e se qualcuno mi impedisce o ostacola io sono pronto anche al delitto. Parole esagerate? Chiedetelo a Letta e a Marino. O all'uscita lenta, graduale e dolorosa di Civati, Fassina, D'Alema, Bersani, Rossi, D'Attorre e Speranza. E dei milioni di elettori che non votano più o sono approdati altrove. E d'altronde, come spiegare diversamente la pronta udienza e alleanza con la peggiore destra? A fare da comune massimo denominatore qui è il potere per il potere. Con Verdini, maestro della P2, massimo consigliere.
GCM
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