Il Movimento 5 Stelle ha presentato nelle aule della Camera il Programma Energia che presenterà alle prossime elezioni, un programma per «rendere l’Italia un Paese che utilizzi energia rinnovabile al 100%».
Un percorso che i pentastellati articolano in sette punti:
Un percorso che i pentastellati articolano in sette punti:
sviluppare politiche che scoraggino l’uso di benzina e petrolio a favore della mobilità elettrica;
prediligere gli impianti di stoccaggio di energia domestici rispetto ai grandi impianti di pompaggio;
interrompere nell’arco di una legislatura l’importazione di energia nucleare in Italia;
spostare gli incentivi statali dalle fossili alle rinnovabili;
far tornare pubblica l’azienda che ha la concessione per la trasmissione dell’energia elettrica;
destinare alla produzione di energia rinnovabile i terreni marginali, abbandonati, ex industriali;
rendere partecipata e non privata la rete di distribuzione dell’energia nel Paese.
Si tratta di un buon programma di base che deve essere migliorato. Bisogna liberarsi dai fossili, commenta e conferma Gianni Silvestrini, direttore scientifico del programma Kyoto. Così come predisposto da un numero crescente di realtà, dalla Svezia alla Danimarca, dalla Francia alla Germania, dalla Svizzera alla California.
Oh, ma allora questi grillini non sono così cialtroni, incompetenti e zuzzurelloni...
Si tratta di un buon programma di base che deve essere migliorato. Bisogna liberarsi dai fossili, commenta e conferma Gianni Silvestrini, direttore scientifico del programma Kyoto. Così come predisposto da un numero crescente di realtà, dalla Svezia alla Danimarca, dalla Francia alla Germania, dalla Svizzera alla California.
Oh, ma allora questi grillini non sono così cialtroni, incompetenti e zuzzurelloni...
Gian Carlo Marchesini
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