7 febbraio 2017

LE RIFLESSIONI DI UMBERTO:VIRGINIA RAGGI E IL M5S




L’ho ascoltata nella intervista di venerdì scorso, da Mentana.
La pensavo stupida e ho cambiato idea. Continua ad essermi antipatica, ma è molto meglio di quanto pensassi. Questo non vuol dire che abbia cambiato l’idea sul M5S, che ho maturato nel tempo. Non lo ritengo migliore degli altri, ma frutto contingente del marasma italiano, europeo e mondiale.
Tra parentesi, sono fautore di un' Europa federale; sono a favore del finanziamento pubblico (da rendicontare per legge) dei partiti; sono a favore di emolumenti molto alti ai rappresentanti nelle istituzioni, con sanzioni “politiche” severe e immediate per chi sgarra e non credo alla democrazia diretta; sono favorevole  a ridurre il numero dei deputati e dei senatori in modo drastico; vorrei un CNEL che assolvesse alla funzione per cui è stato creato dai costituenti, sfalciando i troppi portaborse, i centri studi (ne siamo pieni); vorrei l’eliminazione delle regioni a statuto speciale ( Alto Adige?); l’accorpamento delle regioni che non camminano sulle loro gambe e quindi una diminuzione del loro numero ( la proposta della fondazione Agnelli, preveggente, era degli anni ’90. Più tardi è stata ripresa da due deputati del PD che hanno presentato una proposta di legge; non so che fine abbia fatto). in questa ottica sono favorevole alle province....
Insomma, sono lontano le mille miglia dalla pericolosa, frugale povertà, invocata da Grillo, che pretende eletti sostituibili da algoritmi. (purtroppo non è il solo a volerlo) Voglio gente preparatissima e pensante in proprio. Certo, ci vorrebbe un paese diverso, che lasciasse in pace la scuola, ma la strada di Grillo è senza sbocco come tutte le altre dei nostri disperanti politici.
Temo che sotto l’imperio delle regole egemoni che governano il mondo, sia più facile che l’Europa assomigli sempre più all’Italia che viceversa, quindi la realtà può soltanto oscillare tra l’aumento degli “uomini forti” che affascina – sembra – una grande maggioranza di occidentali e non  e quella che viviamo. Non credo che vedrò altri scenari. Allungare il collo per guardare fuori, serve a poco: il panorama è desolante. Peccato;nella migliore delle ipotesi ci cuccheremo Grillo, un PD o vecchio o renziano, i Salvini, gli Alfano e i Verdini, i Brunetta  (Berlusconi forse no)....Per di più è tutto molto noioso. 
Umberto Pradella

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