5 febbraio 2017

S.O.S. BUCHE


Comune Killer

Chiamiamo il sindaco in giudizio
Roma, la nostra città, la più bella del mondo, vive un momento drammatico: incuria, inciviltà, interessi privati, corruzione hanno preso il sopravvento sul bene comune. Rifiuti, degrado, trasporti e  viabilità rendono la vita di noi romani  sempre più difficile, esasperante e pericolosa. Oggi il pericolo maggiore per noi romani è il dissesto totale della viabilità. Come sintetizziamo nel volantino, che accludiamo, marciapiedi impraticabili buche e voragini sempre più diffuse nel manto stradale,  lavori mal segnalati, segnaletica mancante, non più leggibile o cancellata da altre scritte, radici che alterano gravemente l’asfalto di marciapiedi e strade rappresentano potenziali e gravissimi pericoli per tutti i nostri concittadini, pericoli creati da una amministrazione assente e forse collusa. Le numerose cadute di chi si avventura per le strade romane, i numerosi infortuni di chi circola con motociclette e motorini, gli incidenti ed i danni causati alle automobili sempre per lo stesso motivo hanno convinto Uniat APS Lazio a proporre a tutti gli interessati un’azione comune per cambiare questa realtà. La procura di Roma ha aperto una indagine sul  dossier sugli incidenti stradali causati dalle buche e dal dissesto delle strade  organizzato dalla polizia municipale di Roma capitale. Da gennaio a maggio (sei mesi) a Roma si sono verificati oltre 2.000 incidenti causati dalle  buche nelle strade La denuncia è arrivata ad agosto alla procura ma sei mesi di distanza nulla è cambiato e le buche sono aumentate. Ma il Comune sa di essersi trasformato in un potenziale Killer per i cittadini di Roma? Prendendo atto di un’amministrazione assorta in tutt’altro e della disattenzione del nostro personale politico, chiamiamo a raccolta tutti coloro che soffrono il problema delle strade di Roma.
L’unione fa la forza.
Apriamo un tesseramento speciale a tutti coloro che desiderano unirsi a noi ed offriamo un pool di tecnici per tutelare chi sfortunatamente dovesse subire un infortunio.

Chiamiamo il sindaco in giudizio.
Vogliamo diventare tanti, farci vedere e ascoltare, controllare come vengono appaltati i lavori per la messa in sicurezza delle strade, quali materiali vengono usati, chi sono le ditte che effettuano i lavori, quali garanzie danno, che sicurezza garantiscono agli operai che lavorano per loro. E vogliamo sapere chi e come è responsabile dei collaudi. Vogliamo ristabilire correttezza, professionalità e dignità del lavoro in tutto questo comparto condotto in modo così vergognoso. Ne va della sicurezza di noi tutti ed in particolare dei nostri figli

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