7 febbraio 2017

UNA RIFLESSIONE SULLA VENTILATA INADEGUATEZZA DELLA SINDACA DI ROMA

 
 
Otto mesi fa 770.000 cittadini romani, me compreso, hanno votato Virginia Raggi contribuendo a eleggerla Sindaca. Molti, me compreso, l'hanno votata perché non disponibili a votare, in alternativa, Giachetti, uomo alle dipendenze di Orfini e Renzi che avevano fucilato Marino, sindaco chirurgo che stava operando benissimo. Oggi, a chi dice, me compreso, che Raggi è inadeguata e non all'altezza, in realtà dice che è questa Città a essere non adeguata e non all'altezza di sè s...tessa. Perché Virginia Raggi è stata scelta non perché garante di chissà cosa, ma perché sola alternativa in una fuga obbligatoria dal PD e dalla destra uniti e complici nelle braccia della mafia. E ora, chi scopre ed esulta perché Raggi è inadeguata e non all'altezza, sparandole contro a raffica, è soltanto qualcuno che per la disperazione spara a sé stesso. Il problema è che questa Città, la più bella del mondo, ha bisogno di qualcuno che la sappia non sfruttare, che di quelli ce n'è a strafare, ma chi, coraggioso e capace, la sappia risanare. E una donna candidata a farlo sembrava perfino poeticamente meglio. In questo anche Marino, nella sua precisione chirurgica, aveva qualcosa di materno. Ma è l'opera di serio risanamento che ha disturbato. Ora, o torna Marino, o è meglio, fuori di ogni ipocrisia, mettere direttamente ed esplicitamente il potere capitolino nelle mani di chi, Buzzi o Carminati, il potere ha dimostrato di gestirlo.
Gian Carlo Marchesini

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