Questa mattina sui media abbiamo letto dell' ordine che il presidente USA ha dato alle portaerei di posizionarsi a ridosso della Corea del Nord. Il 15 aprile p.v. il governo di Pyongyang dovrebbe effettuare l' ennesimo test nucleare, forse l' ennesimo lancio di un vettore missilistico.
L 'Amministrazione USA e' stata piuttosto chiara ha posto una " red line ". Se Pyongyang continuerà a sfidare e minacciare i vicini , Sud Corea, Giappone, gli USA si riservano di intervenire come hanno fatto la scorsa settimana in Siria. Oggi potrete leggere su " La Repubblica " l' editoriale di
E. Scalfari su questi ultimi avvenimenti . Egli fornisce una interpretazione/narrazione che prende in grande considerazione gli aspetti personali dei leaders coinvolti. In linea teorica riconosco che negli avvenimenti storici i caratteri personali di coloro che come Capi di Stato si trovano ad affrontare le crisi contino, tuttavia nel caso di specie, credo che Scalfari abbia torto e che la sua ricostruzione sia più o meno una " vulgata " semplicistica che non coglie il cuore del problema . Dietro questa Amministrazione si sta profilando un parterre dei poteri forti e degli interessi strategici USA. In questa fase politica attuale, scossa anche dalla grave crisi strutturale , sistemica e non congiunturale iniziata e non risolta già nel 2008 , stanno venendo al pettine scontri di forze ed interessi che potremmo addirittura far risalire indietro nel tempo alla prima guerra del Golfo e per alcuni aspetti addirittura al tempo della rivoluzione islamica in Iran, credo che fosse il 1978 . Oggi che la situazione è andata evolvendosi e prendendo corpo, stiamo di fatto assistendo alla nascita di due nuovi fronti : da una parte : USA+ singoli alleati occidentali ed del Sud Est Pacifico + Stati strategici della civiltà arabo whaabita,turco-sunnita , anche se ciò apparirebbe in contraddizione con la questione del terrorismo islamico .Dall' altra un altro blocco composto da : Cina, Russia , Iran , Indonesia ed altri minori . Il tema passa anche per l' egemonia ed il controllo in Asia dove si trovano la maggiore concentrazione della popolazione mondiale, la maggiore concentrazione delle risorse mondiali ,la maggiore concentrazione della ricchezza prodotta . Un vecchio ordine internazionale finito con la caduta dell' URSS non è stato ancora sostituito con un nuovo Ordine Mondiale. Anticipo la prima obiezione la questione dell' Isis e del terrorismo islamico . Il mondo arabo,waabita ottomanno sunnita che costituisce una galassia composita e non omogenea, qui tuttavia per esigenze di semplificazione considerata tutt' una , spinge per l' affermazione di un processo di unione e creazione di una super entità super statale , la creazione di una super potenza arabo ottomanna . C' era un tempo l' impero arabo poi fino a poco tempo addietro c 'è stato l' impero Ottomano . È naturale che ci sia la propensione alla rinascita di una super potenza nella regione che abbia precise connotazioni .
L 'ideologia di riferimento delle classi di élites di queste Nazioni è tuttavia il Neo-liberismo . Ecco perché al di là della continua carneficina a cui siamo abituati dai brutali attentati credo che in realtà non sia questo l' avversario dell' Occidente che gli USA rappresentano . I singoli terroristi che si fanno saltare in aria sono soltanto dei poveri diavoli che vengono dal popolo che vengono strumentalizzati dalle élite che hanno ben altre mire di crescita del loro potere di classe e di censo e non certo la costruzione di un' azione musulmana cd del popolo per il popolo. Ma questa è un' altra storia ,che qui non desidero approfondire . Russia , Iran e Cina : questi Paesi hanno lanciato il guanto della sfida agli USA . La Russia in realtà non è in grado di rivaleggiare e competere con gli USA dal punto di vista della combinazione capacità economica connessa alla capacità militare e strategica.
Lo insegna e lo spiega chiaramente l' opera mirabile di P. Kennedy in" ascesa e declino delle nazioni". L 'unica potenza che può mettere in difficoltà ed addirittura superare gli USA è la Cina che di fatto al di là delle apparenze ha forse già deciso di sfidare ed affrontare gli USA . L 'altro ieri in un mio post avevo riportato l' intervista ad Graham Allison della Harvad Kennedy School che con il paradosso di Tucidide tra Sparta ed Atene , spiegava chiaramente lo scenario che rapidamente si sta profilando . Del resto già altri eminenti studiosi di relazioni internazionali, ad es. Kissinger male, non solo ci avevano avvisati su cosa stava accadendo e su quali pericoli si affaccino all' orizzonte .
Il braccio di ferro che si profila con Pyongyang ad esempio è una concretizzazione di questa crisi che al momento presenta i caratteri della guerra per procura .
Luca Giordano per Tre Righe .
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