30 dicembre 2017

Aspetti tecnici della riforma sulle intercettazioni

Oggi i media riportavano la riforma delle intercettazioni investigative voluta dal Ministro della Giustizia Orlando . Il M5 Stelle , L'A.N.M. , le Camere Penali Italiane , il Sindacato Giornalisti  hanno fatto a vario titolo molte critiche . Le critiche politiche M 5 Stelle in testa che dichiarano senza fornire nessuna prova od argomento critico valido che così si sia voluto fare un regalo a " Berlusconi oppure alle varie mafie " sono argomenti sterili e senza senso . Gli argomenti del Sindacato Giornalisti che lamentano che malgrado adesso sia da loro conoscibile e pubblicabile addirittura un' eventuale ordinanza custodiale e non tutti gli atti di indagine preliminare relativi , pretestuosa e non realistica . Mi sembrano invece più pertinenti le critiche pervenute da : l' Associazione Nazionale Magistrati e dalle Camere Penali . Andiamo con ordine : Le critiche dei Magistrati. Essi sostengono che con la riforma si dia più potere alla Polizia Giudiziaria e meno al P.M.  Citano ad esempio l' Indagine della Consip . Potrebbero non avere torto . In questi anni nel processo  penale stiamo assistendo ad un irragionevole processo a ritroso  di ampliamento dei poteri della Polizia Giudiziaria , cosa che comporta dei rischi ,nella misura in cui ,questa di fatto assume una certa discrezionalità e si attenua il controllo della magistratura.  Le critiche delle Camere Penali . Mi sembra che abbiano ragione . Essi lamentano infatti che non sarà possibile ottenere in fase di ordinanza custodiale anche in carcere il cd cartaceo ,cioè le copie in carta delle intercettazioni effettuate dalla Pubblica Accusa . In breve la Difesa potrà entro breve termine solo accedere ed ascoltare le registrazioni. Un nocumento di non poco conto alle esigenze di difesa giusta ed efficiente delle ragioni della garanzia di libertà. Purtroppo nulla di nuovo sotto il sole in materia di giustizia penale ! Non si possono fare i matrimoni con i fichi secchi !  Si può anche apprezzare lo sforzo in buona fede fatto dal nostro Guardasigilli ma siamo purtroppo ancora molto lontani da un approccio giusto e costruttivo da compiere nel mondo giustizia . Prepariamoci poi ad affrontare le sfide delle Destre che vorranno separare le carriere tra magistrati giudicanti e requirenti e sottoporre il.P.M. inevitabilmente al Ministro della Giustizia e rendere l'azione penale non più obbligatoria così snaturando la secolare separazione dei poteri di derivazione illuministica .
Luca Giordano per Tre Righe .

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