"Di fronte ad un documento di settanta anni fa è certamente lecito interrogarsi sulla sua attualità, sulla sua capacità di rispondere ancora adeguatamente alle esigenze dei cittadini di oggi in un periodo segnato purtroppo da un diffuso astensionismo, l'elevata affluenza al referendum costituzionale del dicembre 2016 ha dimostrato l'importanza che i cittadini ancora riconoscono alla Costituzione”. Lo ha detto il Presidente del Senato Pietro Grasso ieri in occasione delle celebrazioni per il settantesimo anniversario della Carta Costituzionale.
“Le modifiche alla Costituzione compiute negli anni "non hanno mai scalfito la centralità del Parlamento e la sua fondamentale attività nel legiferare e controllare l'operato del Governo - ha spiegato il leader di Liberi e Uguali - Quando Senato e Camera legiferano danno concretezza ai principi fondamentali, ai diritti, ai doveri, che altrimenti rischierebbero di restare enunciazioni astratte. Tutto si tiene e i presidi di libertà, democrazia, eguaglianza e solidarietà restano una pietra miliare per il benessere dell'intera comunità nazionale”. Alle dichiarazioni di Grasso fanno eco le parole della Presidente della Camera Laura Boldrini, anch’essa esponente di Liberi e Uguali, che scrive su twitter: "La Costituzione promulgata 70 anni fa è riferimento per principi e valori fondanti della nostra società. Una bussola che ci indica sempre la direzione".
Il legame di Grasso alla Carta Costituzionale emerge in ogni circostanza, in modo particolare il suo attaccamento all’articolo 3 che ha recitato a memoria proprio agli inizi di dicembre quando, acclamato da oltre 4 mila persone al pala Atlantico di Roma, ha dichiarato “Io ci sono!” E da quel momento il “ragazzo di sinistra” è stato investito del ruolo di leader dai 1500 delegati all’assemblea nazionale di quella nuova forza politica che, in virtù dei principi costituzionali, lo stesso Grasso ha voluto chiamare Liberi e Uguali.
Durante la cerimonia di ieri ha infatti affermato che "se ci si sofferma a leggere gli articoli dei principi fondamentali o della Prima parte della Costituzione, quella significativamente dedicata ai 'Diritti e doveri dei cittadini’, ci si imbatte in disposizioni che ancora oggi sorprendono per la loro rilevanza e lungimiranza, ma anche per la loro concisione, pulizia ed eleganza sotto il profilo linguistico. Vorrei qui citare, solo a titolo di esempio, gli articoli 2 e 3 che riassumono, con parole magistrali e indimenticabili, decenni di riflessione filosofica, sociale e politica e che delineano, in modo perfetto, il progetto politico di fondo della nuova Repubblica". Forse è proprio per questo che il Presidente del Senato ha poi aggiunto: "La Costituzione della Repubblica è sempre giovane”
Maura Pisciarelli
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