4 dicembre 2017

Roma I Municipio: MORTE DI UN TOPO

                                                     
 
 
 
                                                 
Un nostro affezionato lettore ci ha inviato la foto che pubblichiamo in apertura di questo articolo. Fa bella mostra di sé , in mezzo ad un desolante deposito di immondizia in via dei Gracchi, quartiere Prati I Municipio (il salotto buono di Roma),  “il cadavere “ di un topo. Ora sono ignote le cause del decesso della povera bestiola. Avvelenamento? Anzianità? Gas di scarico? Qualche brutale botta inferta da un passante?  Non sappiamo e a questo punto chiediamo che venga eseguita un’autopsia dalla NCIS della FBI.
In attesa dei risultati, azzardiamo un’ipotesi. La gerarchia che regola la vita dei ratti è dettata  da norme  precise in cui una parte importante è rivestita dai topi anziani. o malati Un topo anziano viene mandato in avanscoperta di giorno tra gli umani quando si teme un pericolo e il suo eventuale sacrificio è immolato sull’altare della sopravvivenza dei suoi simili più giovani e della conservazione della specie. Morire allo scoperto è anche un  segnale evidente del sovraffollamento sotterraneo dei suoi simili e del mix di veleni a cui il poverello all'esterno è stato  sottoposto .
In questo caso ,che fare? Prendersela con la Sindaca o con la mini  presidente del I Municipio? Tempo perso. Ormai è sotto gli occhi di tutti lo stato evidente di Roma che affoga sotto la sua stessa monnezza, complice anche un comportamento assolutamente incivile  di moltissimi suoi residenti e ospiti.
Prendersela con l’AMA? Figurarsi. Loro poverini fanno del loro meglio. Di tanto in tanto puliscono e raccolgono la monnezza. Ma non gli  si possono chiedere miracoli.
Allora entra in campo il fai da te. Allora vedi negozianti, ancora pochi, che , armati di ramazza d'ordinanza e paletta , puliscono davanti al loro negozio. Ancora non hanno capito che dopo aver spazzato , la monnezza la devono raccogliere e buttarla dentro al secchione e non farla precipitare sotto il marciapiede. Ma noi siamo ottimisti e confidiamo in una correzione di comportamento prima o poi. Già è tanto quello che fanno, che diamine! Mica gli spetta: loro pagano!!!
Poi ci sono i portieri, là dove questa specie in via di estinzione resiste ancora. Ebbene questi valorosi lavoratori oltre che spazzare il marciapiede antistante il loro fabbricato, svuotano i piccoli secchioni dell’AMA che sono posizionati sul marciapiede. Avete capito bene: li svuotano e sostituiscono i sacchi pieni con quelli vuoti di proprietà condominiale.
Ma l’atteggiamento più virtuoso lo svolgono gli extracomunitari. Questi bravi ragazzi, tanto bistrattati, sfruttati e vilipesi, armati di ramazza ,paletta e secchione si auto impiegano a pulire i marciapiedi da tutte le schifezze possibili e immaginabili che la maleducazione umana deposita e dalle immancabili foglie. E tutto questo in cambio di pochi centesimi.
Ma i topi non si possono contrastare con la buona volontà. Con i topi bisogna andarci giù pesante soprattutto non bisogna dare loro occasioni di procurarsi cibo .E allora bisogna che l’amministrazione comunale faccia la sua parte e non si volti dall’altra parte.Rinunci agli annunci e si tiri su le maniche e lavori. Lo sappiamo che è più facile scrivere un comunicato stampa e qualche fake news (scusate non abbiamo saputo resistere nda) che contrastare il dilagare della monnezza come anche dei topi. Ma almeno ci provassero, per  una volta. Di discorsi ne abbiamo piene le tasche, vogliamo i fatti.
Domenico Fischetto

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