18 dicembre 2017

LE MIE MOTIVAZIONI PER UNA LISTA DI SINISTRA ANTILIBERISTA

Per motivare il mio interesse per la proposta di una lista di sinistra antiliberista alternativa al PD proposta nell'assemblea del Brancaccio premetto alcuni fatti e la loro personale interpretazione .
Nelle elezioni del 2008 la lista Arcobaleno ando' sotto lo sbarramento del 4%, pagando il non aver saputo imporre a Prodi il rispetto del programma, per il quale molti italiani avevano votato i partiti di sinistra dell'Unione.
In quell'occasione Veltroni per coprirsi aveva imbarcato l'Italia dei Valori, che avrebbe eletto Razzi e Scilipoti,attirato il "voto utile" grazie al millantato credito di poter battere Berlusconi (perse per circa il 7% !) e fatto eleggere in nome del famoso "ma anche" l'imprenditore Caleari, che insieme ai due gentiluomini sopra nominati avrebbe salvato Berlusconi dalla mozione di sfiducia dopo la rottura con Fini grazie anche a Napolitano, che diede un mese di tempo a Berlusconi per perfezionare la compravendita.
Nel congresso di Chianciano del PRC del 2008 prevalse di poco la mozione, che riteneva letale per la sinistra l'alleanza con il PD. L'anno dopo Vendola ebbe la brillante idea di organizzare la scissione alla vigilia delle elezioni europee con il disastroso risultato che ne' la Federazione della Sinistra, ne SEL elessero eurodeputati a vantaggio dei compari Berlusconi e Veltroni, che stabilendo a ridosso delle elezioni lo sbarramento del 4% si spartirono gli eletti, che la Sinistra unita avrebbe ottenuto.
Nelle successive elezioni europee del 2014, grazie all'iniziativa di Barbara Spinelli, la lista L'Altra Europa con Tsipras supero' di poco lo sbarramento. Nell'anno precedente nelle elezioni politiche
nazionali SEL con circa il 3.5 %, partecipando alla coalizione vincente e grazie al premio anticostituzionale  e all'Italicum, ottenne molti eletti , mentre la lista di Ingroia con circa il 2.5 % nessuno ( con il proporzionale il rapporto sarebe stato di 7 : 5).
Per questa ragione la proposta del Brancaccio di un'unica lista di sinistra mi e' sembrata giusta.
Legittimamente dall'alto e' nata Liberi e Eguali, che ha coinvolto personale politico eletto nel 2013 con la coalizione Italia Bene Comune e che ritiene a ragione che il partito renziano abbia tradito il programma, con il quale sia pure di poco erano state vinte le elezioni.
Altrettanto legittimamente dopo l'annullamento dell'assemblea dell'Angelicum del 18 Novembre, che avrebbe dovuto raccogliere il lavoro delle assemblee successive a quella del Brancaccio,
il centro sociale ex-OPG, distintosi per la sua attivita' mutualistica e per la fruttuosa simbiosi con la giunta comunale napoletana, ha lanciato la proposta della lista di sinistra Potere al Popolo da costruire dal basso.
Oggi si e' tenuta un'assemblea presso l'Ambra Iovinelli iniziata dagli interventi di un palestinese e dai rappresentanti di Unidos Podemos, Sinistra Europea e France Insoumise .
Anche se avrei preferito una sola lista di sinistra, la differenza tra chi ha il progetto di un centro-sinistra con prospettive di governo e chi vuole costruire una sinistra alternativa alle politiche neoliberiste, che hanno provocato l'aumento delle disuguaglianze,non ha permesso che questo avvenisse.

     Franco Buccella

Nessun commento:

Posta un commento