L'albero di Natale installato all'ingresso della Nuova Stazione Tiburtina nel 2016
Si fa tanto parlare in questi giorni di Spellacchio, l’albero
di Natale, un po’ tristanzuolo, fatto montare dall’amministrazione comunale, che
non ne azzecca una, a Piazza Venezia.
Noi invece che viviamo e lavoriamo nel II Municipio vogliamo segnalare l’assenza durante queste
vacanze di Natale di una delle rare iniziative benemerite che Grandi Stazioni
aveva promosso nella Nuova Stazione Tiburtina: l’installazione
di un albero di Natale, l’albero dei sogni.
Ci era sembrata sin da subito una bellissima iniziativa. Chiunque
poteva attaccare ad uno dei rami dell’albero un desiderio illudendosi per un
momento che potesse essere esaudito. Ma d’altronde la festa del Natale che cos’è
per noi adulti se non ritornare un po’ bambini? E allora a quell’albero erano
attaccati i più disparati fogliolini che contenevano i desideri più normali
come anche quelli più fantasiosi.
Poteva un’iniziativa così bella continuare negli anni e non
essere sacrificata sull’altare dello sfruttamento intensivo ? Poteva uno spazio
commercialmente appetibile continuare ad essere utilizzato per allestire un albero
di Natale? Ma per carità : No , assolutamente No!!
I geni (???) che gestiscono Grandi Stazioni hanno pensato
bene di affittare anche lo spazio che all’ingresso della Nuova Stazione Tiburtina
ospitava l’albero dei sogni con buona pace di chi per un momento attaccando
quel fogliolino si illudeva che potesse essere esaudito
Complimenti veramente bravi. Continuiamo su questa strada,
rendiamo sempre più arida la nostra vita , toglieteci i sogni anche a Natale.
Tutto sommato Spellacchio è molto meglio di uno stand di profumi.
Domenico Fischetto
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