foto Fischetto
Mobilitazione nazionale della Cgil, accompagnata dallo slogan 'Pensioni, i conti non tornano!'. Cinque le manifestazioni organizzate dalla confederazione dopo l'esito del confronto con il Governo sulla previdenza, a Roma, Torino, Bari, Palermo e Cagliari. In piazza nella capitale c'è la segretaria generale Susanna Camusso.
Il corteo parte da piazza della Repubblica, diretto a piazza del Popolo, dove è allestito il palco per l'intervento conclusivo di Camusso, che chiuderà l' iniziativa .
Tra le rivendicazioni al centro della mobilitazione, "bloccare l'innalzamento illimitato dei requisiti per andare in pensione, garantire un lavoro dignitoso e un futuro previdenziale ai giovani, riconoscere il lavoro di cura". Oltre alle motivazioni sulla previdenza, il sindacato di corso d'Italia chiede anche di "cambiare la legge di bilancio per sostenere lo sviluppo e l'occupazione, estendere gli ammortizzatori sociali, garantire a tutti il diritto alla salute, rinnovare i contratti pubblici".
Al fianco della Cgil, la sinistra, con la presenza di esponenti di Mdp, tra i quali l'ex segretario Cgil Guglielmo Epifani; di Sinistra italiana con Nicola Fratoianni e di Possibile , di Rifondazione comunista e anche una delegazione di Campo progressista.
"La mobilitazione nasce su rivendicazioni che riteniamo sacrosante", afferma il capogruppo alla Camera di Articolo 1-Mdp, Francesco Laforgia. Al centro le pensioni, ma anche il lavoro.
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