27 dicembre 2017

Municipio II: LE PANCHINE DELLA DISCORDIA



Scambio di post al vetriolo ieri sera , 26 dicembre, su fb tra la presidentessa del II Municipio, Francesca Del Bello, e la consigliera dell’opposizione, Giovanna Seddaiu. Argomento: le barre anti bivacco fatte installare sulle panchine di Via Giovanni da Procida.
La zona in questione , che ruota intorno la Nuova Stazione Tiburtina, è  frequentata da senza fissa dimora che lì trovano, come anche in altri luoghi pubblici, un giaciglio improvvisato per la notte.
I residenti e i commercianti mal sopportano  la presenza di queste persone in quanto la situazione dura ormai da anni. Le associazioni locali si sono fatte portavoce di questo disagio , senza preoccuparsi però di proporre soluzioni per risolvere  a monte il problema dei senza fissa dimora, ma invece  si sono attivate a risolvere al meglio le situazioni di degrado che si scaricano sulla vita quotidiana dei residenti. E il caso del Comitato Piazza del Cartoccio io che, dietro autorizzazione del Municipio II, ha attuato nella zona una serie di provvedimenti tra cui l’installazione delle barre antidegrado nelle panchine pubbliche. Dall’altro il Municipio, che ricordiamo di colore opposto a quello che governa al Campidoglio e che per questo non ha vita facile, ha attuato una serie di provvedimenti per dare ricovero ed assistenza ai senza fissa dimora. Provvedimenti parziali e non strutturali che non spettano per competenza al Municipio proporre.
Riportiamo alcuni passaggi , di botta e risposta tra la Presidentessa e la consigliera, per dare un’idea delle cose dette.
Domenico Fischetto
Giovanna Seddaiu Nel Municipio II di Roma, in via Giovanni Da Procida, si festeggia il Natale con delle “fantastiche” panchine antibivacco, succede nel Municipio dell’accoglienza governato dal PD. Provo solo una profonda tristezza e spero non sia una decisione dell’amministrazione municipale, al rientro dalle vacanze chiederò spiegazioni alla presidente Francesca Del Bello e all’assessora alle politiche sociali Cecilia D'Elia Riviello chiedendo che vengano immediatamente rimosse.
Francesca Del Bello Restituire sicurezza e decoro alle piazze, ai parchi e agli spazi pubblici del nostro Municipio è un obbligo per chi lo governa. Garantire a chi ne ha bisogno una esistenza dignitosa è un obbligo ancora maggiore. Pensare che perseguire uno dei due obbiettivi significhi abdicare all’altro è grave e profondamente sbagliato. Veniamo al fatto particolare: qualche mese fa alcuni cittadini residenti intorno a piazza del Carroccio, costituitisi poi in Comitato, hanno chiesto al Municipio di adottare la piazzetta, hanno sistemato le aiuole, sostituito le doghe di legno delle panchine e, probabilmente, messo anche le sbarre trasversali (l’autorizzazione parla di sostituzione delle panchine, non di posizionamento di dissuasori anti-bivacco). Di questo mi accerterò domani stesso. Tuttavia associare l’accoglienza all’idea che sia accettabile vivere (di giorno e di notte) su una panchina è abominevole. Il nostro Municipio è riuscito a trovare ricovero in questo anno a 116 senza fissa dimora negli unici due luoghi che offrono mensa e accoglienza notturna: la Caritas e l’Esercito della Salvezza. Purtroppo non basta ed è ben noto il grave problema dell’assenza di posti letto in una città in cui ormai il fenomeno dei poveri e degli emarginati sociali ha raggiunto i livelli di una vera emergenza (basta vedere cosa accade nei sottopassi di corso d’Italia, a largo Passamonti, lungo le mura Aureliane o in piazza di porta Tiburtina e a piazza Mancini). Il Municipio ha da poco concluso il proprio piano sociale municipale, tra le cui azioni è prevista la realizzazione di un centro diurno per i senza fissa dimora, per aiutarli ad uscire dalla condizione di isolamento e marginalità in cui si trovano, permettere loro di ricostruire la propria personalità e il senso di appartenenza, restituirgli quella rete di affetto e di attenzione la cui mancanza è spesso la ragione della loro fragilità.
Giovanna Maria Seddaiu Cara Francesca ( non riesco a taggarti evidentemente non posso e non so perché), ti ringrazio per la risposta, ti chiedo cosa sarebbe mai successo se una cosa simile fosse successa ad un Municipio governato dal M5S, ovviamente la risposta la sai. Non dubito del contorno raccontato dalla tua puntuale risposta, dubito però del controllo sui comitati e cittadini a cui diamo la gestione del nostro territorio, ma ne dubito con dati alla mano, tipo questo. Tu mi dici che hanno avuto delle autorizzazioni per fare delle cose e ne hanno fatta un’altra? Beh, scusami tanto ma è un problema. Io so che tu sapevi di questa cosa da giorni, aspettavi che io o qualcun’altro te lo facesse notare pubblicamente o speravi che nessuno se ne accorgesse? Perché non hai subito comunicato pubblicamente questa cosa? Sarebbe bastato poco. Io ho aspettato che chi governa il Municipio rimuovesse queste orribili sbarre, poi però ho ritenuto di aver aspettato troppo e, come spesso accade, mi sono anche sentita dire che sono ingiusta ad attaccare chi governa il territorio. Che dire, mannaggia a noi che siamo al Municipio 2 e non possiamo fare opposizione perché non va bene, come se a prescindere se non governano i 5S allora no problem, solo che qui qualche problema c’è e non è manco la prima volta...
Francesca Del Bello Giovanna Maria Seddaiu mi era stato segnalato da venerdì 22 dicembre, giusto il tempo di verificare con gli uffici cosa fosse successo, vedere cosa era stato autorizzato, parlare con il mio assessore. L’unica cosa che non sono riuscita a fare è stato sentire il Comitato. Cosa che farò domani. Nel frattempo tu hai aspettato esattamente 4 gg festivi (con il Municipio chiuso) per fare il tuo post da campagna elettorale su fb, per lanciare (tu o chi per te) comunicati stampa contro il PD, tirando in ballo Minniti, Como, il governo nazionale ecc. ecc. Potevi fare come chi, sinceramente preoccupato che questo intervento non fosse stato commissionato dal Municipio, mi ha chiamata chiedendomi spiegazioni e di intervenire. Se fossi stata, anche tu, sinceramente preoccupata ti sarebbe bastato chiamarmi e parlare con me. Invece hai preferito un altro modo, quello che ti si addice di più evidentemente. Hai voluto creare un caso senza ragione. Vedi, io sono molto diversa da te, penso che in questa società in cui ormai l’odio, la ricerca di un nemico da demolire o da denigrare, lo scontro continuo su tutto e contro tutti sia la nostra vera dannazione. Io non faccio comunicati stampa, preferisco parlare con le persone, spiegare al Comitato che mettere dei dissuasori anti-bivacco non ci aiuta a risolvere il problema, convincerli che possono esistere altri modi per garantire ambienti decorosi. Se fossi stata all’opposizione avrei agito allo stesso modo. Invece mi rincresce constatare per l’ennesima volta che il tuo modo di fare, pur conoscendo me, il mio partito e la mia maggioranza (che è la stessa con cui fino a due anni fa governavi anche tu), è insinuare il sospetto, offendere la buona fede altrui, gridare allo scandalo sapendo di mentire.
Giovanna Maria Seddaiu Francesca Del Bello si siamo diverse, è evidente, io ad esempio avrei evitato di rispondermi così. Sei la Presidente del Municipio, governi e io sto in opposizione, che io ti dovevo chiamare per evitare che una cosa fatta da persone a cui voi affidate le aree pubbliche diventasse pubblica la trovo una richiesta un pochino assurda. Io non sto in campagna elettorale perché non sono candidata da nessuna parte...https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/f8d/1.5/16/1f914.png🤔 faccio quello che penso sia giusto fare in rappresentanza di persone che mi hanno eletto e che da stamattina mi mandavano foto e segnalazioni. Scusa se non ti ho chiesto il permesso, evidentemente non reggi chi non puoi controllare, succede https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/fa5/1.5/16/1f642.png
Giovanna Maria Seddaiu Vorrei precisare che il mio post poneva dei dubbi su chi avesse permesso questa cosa, e credo sia normale chiederlo a chi governa il territorio, normale cavolo! Se invece di rimanerci male avessero spiegato subito cosa era successo tutto questo non sarebbe accaduto. Io a volte rimango senza parole, pare di stare in luogo non luogo dove la politica è un gioco e chi amministra sta lì per caso. Ma ogni tanto si può chiedere qualche responsabilità per quello che avviene sul territorio o è un crimine?
I commenti  in rete sono stati tanti. Riportiamo quelli che a noi sono sembrati più significativi (scusateci per la parzialità).Quello del consigliere di Noi Con Salvini è ripreso da una intervista ad un quotidiano.
Danilo Ranaldi Francesca qualunque cosa tu avessi scritto o non scritto sarebbe stata oggetto di critiche. Mi auguro sinceramente che passi l'idea del M5s di poter ospitare un migrante con un incentivo di mille euro mensili in modo da poter offrire una maggiore possibilità, a chi lo desidera, di poter dare una consona e personalizzata sistemazione ai bisognosi, come questi signori mi pare sono ben intenzionati a fare.
Rolando Galluzzi Francesca ha risposto puntualmente sul tema posto. Mi sconcertano i commenti apocalittici. Mi spiego. L'ultimo sindaco che si occupo' dei senza dimora fu Veltroni con azioni di sistema sui piani di zona. Dei successivi sindaci, non uno, compresa la raggi, che si sia posto il tema della seconda e terza soglia. Interventi spot, natalizi o quant'altro servono a mantenere in auge lo stato emergenziale ma poco cambiano per la soluzione del problema[.
Andrea Liburdi "Le panchine anti-clochard sono comparse nei dintorni della Stazione Tiburtina, dove da anni i residenti si lamentano per il degrado e l’insicurezza. Decine di senzatetto, infatti, ogni sera si ritrovano nei pressi del secondo scalo ferroviario romano per la distribuzione del cibo che viene effettuata dai volontari delle opere caritatevoli. “Sono stati i condomini, con l’autorizzazione del municipio, a finanziare queste panchine perché la situazione era diventata insostenibile”, spiega Andrea Liburdi, dirigente romano di Noi Con Salvini, “in questa piazzetta si era stabilito in pianta stabile un gruppo di clochard che rifiutavano i trattamenti sanitari e facevano i bisogni in strada davanti ai portoni dei palazzi”. “Comprendo e giustifico l’atteggiamento dei cittadini, ma trovo assurdo che debbano muoversi privatamente perché le istituzioni non riescono a trovare soluzioni”, dice l’esponente locale del movimento. Chissà se il segretario del Pd, anche questa volta, sarà pronto a condannare la scelta della mini-sindaca del suo partito."
Fischetto Domenico Scopro dal post di Giovanna che abbiamo nel II Municipio una Assessora alle Politiche Sociali:. che ingenuo che sono!!!Pensavo lavorasse alla Regione, dove ricopre un altro incarico, visto che in Municipio non c'è mai. La cosa . secondo me , è molto più grave delle panchine anti bivacco
Roberto Viviani Il tweet rilanciato da adnkronos l'ho fatto io per Baobab Experience, non certo per la Seddaiu. Siamo cittadine/i e denunciamo ciò di cui siamo testimoni. Il fatto che sia successo prima di 4 giorni festivi non è un'attenuante, anzi. Evidenzia come un municipio della capitale possa essere messo sotto scacco dalle azioni di un fantomatico comitato a cui è stata appaltata "la cura" di un giardino pubblico. Visto che alle motivazioni etiche e morali questa giunta è risultata molto spesso sorda, allora facciamone una questione di governance pura.
Prendiamo atto che, a posteriori, il municipio si muoverà già da domani per togliere le barre dalle panchine. Sarebbe poi il caso di capire meglio chi compone questo comitato, quali idee abbia e come sia stato possibile che abbia avuto mano libera nel mettere in atto una barbarie del genere





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