12 giugno 2018

Dai giornali di oggi 12 giugno


ITALIA-POLITICA
Migranti, la Spagna accoglie i 629 della Aquarius (Su tutti). Il premier socialista Sanchez offre lo sbarco a Valencia (su tutti). Salvini esulta: “Alzare la voce paga, ogni Paese accolga le sue Ong”. Poi attacca: “Taglieremo i 35 euro per i richiedenti asilo” (Repubblica). Per Padellaro (Fatto) la sua è una vittoria di Pirro. Dall'imbarcazione provano a resistere: “Non ci muoviamo”, ma il governo ribadisce che non attraccherà in Italia (Giornale). L'Europa non si schiera. Fatto: “E la prossima? La Spagna accoglie Aquarius, ma 'una tantum'. E l'Ue tace”. Intanto arrivano a Catania 910 profughi salvati dalla Guardia Costiera. La nuova linea italiana prevede di accettare gli sbarchi solo da navi militari (Messaggero). La questione suscita tensioni tra Lega e M5S. Di Maio frena Salvini: “Non può chiudere ogni volta i porti” (Stampa). E tra i grillini scoppia il mal di pancia (Messaggero). Il ministro Toninelli al Corriere: “L'Italia ha salvato vite e non si tirerà indietro. Sono altri che devono iniziare a prendersi le proprie responsabilità, il gesto della Spagna mostra che in Europa c'è un nuovo vento di solidarietà e cooperazione”. E Fico a  conferma: “Nessuna frattura nel Movimento, salvare i migranti è un dovere” (Stampa). Il presidente della Camera a Repubblica dice: “La disponibilità della Spagna conferma che era importante rivendicare un maggior impegno da parte dell'Europa. L'Italia è un Paese accogliente, ma ci deve essere solidarietà”.
In primo piano anche i risultati del voto delle Amministrative. Al centrodestra il primo round nelle città (Corriere). Il Carroccio fa il pieno, frena il M5S e il Pd arretra (Messaggero).  Torna “l'antico” bipolarismo (Corriere). L'analisi dei flussi elettorali vede, nelle Regioni Rosse, il passaggio di molti ex elettori di sinistra verso il Carroccio, come mostra il 29,1% della Lega a Terni (Messaggero). Flop 5S nelle città: voti più che dimezzati rispetto alle Politiche (Repubblica). Fatto parla di “amaro risveglio” dei grillini, che ora dicono basta ai candidati sconosciuti. Nel confronto con il voto del 4 marzo, il Movimento paga l'astensione: a casa un elettore su due e tanti scelgono gli avversari. Mentre la Lega mobilita l'80% dei suoi (Corriere). Nei Comuni i grillini bruciano venti punti, ma saranno ago della bilancia nei ballottaggi (Stampa). Salvini: “Per il secondo turno non chiederò voti al M5S” (su tutti). “Tendo ad escludere accordi al secondo turno con forze che non siano di centrodestra – conferma il capogruppo leghista e governatore del Friuli, Fedriga al Corriere -. Le Amministrative comprimono il voto d'opinione e noi siamo ancora più forti”. Nel Movimento cresce il timore di essere “divorati” dalla Lega di Salvini, e in vista dei ballottaggi la tentazione è sfilarsi (Messaggero). Ma Di Maio prova a minimizzare la frenata (Corriere).
Nomine, oggi il Cdm: Conte che ha chiesto a Salvini e Di Maio di portare i nomi di vice e sottosegretari per chiudere la partita (Messaggero). Uno dei punti centrali è la delega alle Tlc, per la quale Salvini apre all'ipotesi di lasciarla ai 5S. Come vice agli Esteri è salda la candidatura della Del Re, mentre al Mef cresce l'ipotesi di due vice: Castelli e Garavaglia. Per il Mise-Lavoro in pole Brambilla, invece Molteni o Candiani potrebbero essere i vice al Viminale. Il Cipe a Giorgetti (Sole). Per Cdp perde terreno il nome di Massimo Sarmi, stoppato dal grillino Buffagni, mentre sono in crescita le quotazioni di Scannapieco della Bei.

ESTERI
Migranti, Roma ha pronto un piano per imporre una svolta al vertice Ue di fine mese: “Sbarchi coordinati dall'Europa” (Repubblica p.4). Il commissario Ue al Bilancio, Oettinger al Corriere (p.9): “Dal 2015 la questione dei rifugiati ha dimensioni molto più ampie, per questo abbiamo bisogno di più solidarietà Ue, soprattutto verso Paesi come Italia, Grecia, Malta, Spagna”. E il segretario generale della Nato, Stoltemberg alla Stampa (p.8): “Siamo vicini all'Italia, presto droni di sorveglianza in Sicilia”. Tra i punti centrali su cui punta l'Italia c'è il superamento del trattato di Dublino: trattativa con Juncker, che punta ad evitare la saldatura tra Roma e il blocco di Paesi Visegrad (Messaggero p.5). Mentre Tajani al Mattino (p.7) rilancia: “Il problema è l'Afica. Nella discussione sul bilancio 2020-2027 il Parlamento Ue chiederà più risorse per l'Africa, serve un piano Marshall per ridurre l'immigrazione, combattere il terrorismo e rafforzare la sicurezza”. Intanto, secondo il Messaggero (p.6), ci sarebbe la regia delle milizie libiche dietro il boom di sbarchi di questi giorni: alcuni leader nordafricani vogliono mostrare il loro potere al nuovo governo. Roma pronta a muoversi: pronta una “missione risolutiva”. Ed entro fine mese previsto un viaggio di Salvini. A Roma, prima del consiglio Ue del 28 giugno, un summit straordinario sulla Libia: l'Italia vuole coinvolgere Macron son Sarraj e Haftar (Stampa p.9).
Trump e Kim all’appuntamento con la storia (Sole): nella notte lo storico incontro tra il presidente americano e il leader della Corea del Nord sulla pax nucleare. I due dovrebbero avere un colloquio faccia a faccia prima che si passi ai negoziati formali con i rispettivi collaboratori. Dato il temperamento di entrambi, scrive il Sole, non si può escludere nulla. Per gli Usa l’obiettivo principale resta una denuclearizzazione completa, verificabile e irreversibile della Corea del Nord. Il punto è quanto Kim sia disposto a concedere sul piano formale per mantenere il dialogo con Trump.

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