19 giugno 2018

Il capro espiatorio

Gli Italiani hanno trovato il capro espiatorio, il diverso

“Ho visto gabbie piene di bambini. Non è nient’altro che una prigione”, ha scritto Peter Welch dopo essere stato a Brownsville, in Texas, in uno dei centri di immigrazione al confine con il Messico, dove vengono trattenuti i minori separati dai genitori dopo l’ingresso illegale negli Stati Uniti.

In un file audio diffuso per la prima volta dall’organizzazione di giornalismo investigativo ProPublica si sentono le voci dei bambini che chiamano disperatamente i propri genitori che non risponderanno mai perché chissà dove sono stati portati.

Il file alimenta non poche polemiche e molta indignazione  per la politica dell’amministrazione Trump che proprio ieri ha affermato che “l’immigrazione è responsabile del cambiamento violento della cultura europea, tracciando un parallelo con l’esperienza americana”. E proprio mentre il Presidente degli Usa affida le responsabilità del dilagare della violenza agli immigrati, il Ministro dell’Interno italiano dichiara di voler avviare “un censimento dei rom” sottolineando, peraltro con cinico rammarico che “i rom italiani purtroppo dobbiamo tenerli”.

“Qualcuno spieghi a Salvini che il censimento su basi etniche in Italia è vietato. Un Ministro che non rispetta, forse perché non conosce, le leggi non è degno di rappresentare le nostre Istituzioni”, scrive sulla sua pagina Facebook l’Europarlamentare di Liberi e Uguali Massimo Paolucci.

Poi forse qualcuno glielo ha spiegato e dopo qualche ora arriva alle agenzia una rettifica da parte del Viminale: “Si tratta di un monitoraggio, nessuno verrà schedato”. Allora gli animi della maggioranza si sono placati, tuttavia resta la mancanza di umanità e la cultura dell’odio che, però, sembra avere la meglio visto che i sondaggi sottolineano un crescita della Lega anche a scapito del M5S.

Gli italiani sembrano aver trovato il capro espiatorio alle proprie sofferenze quotidiane. Il diverso. Hanno forse avuto agevolazioni sui propri redditi con la mancata accoglienza degli immigrati dell’Acquarius? Credono di poter risolvere i propri problemi economici e sociali con un eventuale “censimento etnico”, peraltro incostituzionale? Sicuramente no, ma si sentono certamente rappresentati e protetti da un sentimento nazionalistico e sovranista che potrebbe provocare danni irreversibili. Ma qual è l’alternativa? Ad oggi purtroppo non c’è. La sinistra in ogni circostanza è perennemente assente perché troppo impegnata e preparare i propri inutili congressi per poi proporre, come ormai fa da anni, tatticismi sempre uguali a se stessi a cui, evidentemente, il popolo italiano non è affatto interessato.
Maura Pisciarelli

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