23 giugno 2018

PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI, di Massimo Frana




Il tipo di riforma del trattato di Dublino, proposto dalla Germania, prevede tra l'altro l'obbligo dei Paesi di arrivo dei rifugiati di riprendersi quei rifugiati che si fossero spostati in altri Paesi dell'UE. È chiaro che una simile proposta suoni alle orecchie di un Salvini come una beffa e una provocazione. Tuttavia, oltre ad essere un chiaro segnale di come le parole e gli atti di Salvini non abbiano sortito l'effetto che il nostro ministro pretende di avere avuto sul resto dell'Europa, ma fanno temere ben altro. Adesso l'Europa ha capito che l'Italia non è disposta a piegare il capo, ha ripetuto come un mantra Salvini. Ma quanto viene dalla Germania, e dalla Francia di Macron, lascia intravedere che le maggiori potenze europee si stanno muovendo in una direzione esattamente opposta a quella immaginata dal nostro prode ministro. Perché se dovesse passare la proposta tedesca, noi in Italia ci ritroveremmo a doverci riprendere tutti quegli immigrati che comunque sono riusciti a lasciare il nostro Paese e a spostarsi in un altro Paese europeo. Se a questo si aggiunge il serio pericolo che la permanenza dell'Italia in Europa venga tra non molto messa in seria discussione dalla stessa UE, da parte soprattutto delle grandi potenze europee, per la nostra nazione si profila una vera e propria catastrofe economica e sociale. Bisogna, al più presto, mandare a casa Salvini e la Lega. Bisogna arrestare questa politica sciagurata. Prima che per l'Italia sia troppo tardi.
Massimo Frana

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