Di seguito la lettera approvata dall'assemblea di Liberi e Uguali del Settimo Municipio di Roma
LIBERI E UGUALI ROMA SETTE: AVVIARE SUBITO FASE COSTITUENTE ANCHE A ROMA
L’assemblea dei compagni di Liberi e Uguali del VII Municipio riunitasi il giorno 8 giugno ha approvato la seguente lettera aperta indirizzata ai gruppi dirigenti romani delle forze politiche che hanno dato vita, nella nostra città, all’esperienza di Liberi e Uguali.
Cari compagni,
sono passati ormai più di 15 giorni dall’assemblea nazionale di Liberi e Uguali tenutasi il 26 maggio a Roma.
Alla conclusione di quella assemblea è stato, per acclamazione, licenziato un documento in cui si delineava con chiarezza la volontà di procedere rapidamente all’avvio di un percorso politico che portasse entro l’anno alla nascita del nuovo soggetto politico della sinistra. Un percorso che, alla luce degli errori fatti in passato, avesse, questa volta, precise caratteristiche. Un percorso partecipato, aperto, inclusivo e democratico, un percorso che avesse come sua caratteristica fondamentale l’esigenza di partire dal basso, dai territori, da tutto quello che si era riuscito ad aggregare nel corso della faticosissima campagna elettorale. Nel documento era altresì data l’indicazione di costruire, attraverso assemblee territoriali, prime forme organizzative transitorie per poter gestire in modo trasparente lo sviluppo del percorso politico.
Sono passati 15 giorni è di tutto ciò non c’è traccia, e neanche si vedono all’orizzonte segnali di una futura attivazione del processo.
Tutto questo non è più sopportabile.
Nel frattempo in questi 15 giorni di cose ne sono accadute. Si è insediato il nuovo Governo, la politica ha ulteriormente accelerato i suoi ritmi, il rischio che nel nostro Paese , attorno a Salvini, si costruisca una forza politica apertamente reazionaria con caratteristiche di massa e sempre meno un rischio e sempre più acquista i connotati della realtà.
La nascita del nuovo Governo ha tolto dallo scenario il pericolo di una nuova tornata elettorale anticipata all’estate che avrebbe certamente complicato il percorso politico deciso dall’assemblea nazionale. Oggi anche questo “alibi” non c’è più. Adesso dobbiamo partire, dobbiamo partire perché solo così possiamo impedire che in tutti quei compagni che, con generosità, si sono impegnati in questa avventura, si insedi lo scoramento, il senso di impotenza, di frustrazione davanti allo scenario che vede da una parte la deriva politica del nostro Paese e dall’altra l’assenza di qualunque forma organizzata della sinistra.
Ne va del senso di responsabilità di ognuno di noi.
Proprio per questo vi chiediamo di convocare al più presto l’assemblea metropolitana di Liberi e Uguali, in applicazione del documento approvato dall’assemblea nazionale del 26 maggio, per avviare la fase costituente del nuovo soggetto politico anche nell’area metropolitana di Roma.
L’assemblea del VII Muncipio ha deciso, infine, di costituire il coordinamento provvisorio territoriale con lo scopo di promuovere e coordinare la costruzione di Liberi e Uguali nei nostri quartieri, raccogliere le adesioni e predisporre un primo registro degli aderenti, avviare tavoli di lavoro sul profilo politico-culturale che dovrà avere il nuovo partito e sulla forma organizzativa che dovrà assumere. Sarà un percorso aperto al contributo di tutte le realtà territoriali, dal sindacato all’associazionismo diffuso. L’assemblea auspica una forte sinergia e collaborazione con il coordinamento romano, che sarà eletto all’assemblea metropolitana, e con analoghi gruppi di lavoro degli altri municipi per mettere in rete le varie esperienze e avviare un tipo di organizzazione orizzontale e non verticistica.
Il coordinamento provvisorio è composta da: Flavia Leuci, Michele Cardulli, Enrico Chiavini, Giorgio Inglese, Fabio Sacco, Guido Marinelli, Matteo Svolacchia. L’assemblea auspica che sia integrato con alcuni compagni che non erano presenti alla riunione e dà mandato al coordinamento provvisorio di verificare la loro disponibilità.
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