Si è svolta ieri sera, 28 giugno, a Piazza Santa Maria in Trastevere l'attesa assemblea pubblica " Roma puo' cambiare"con Nicola Zingaretti e i quattro presidenti di Municipio di centro sinistra ,di cui due neoeletti nella recente tornata elettorale .
Nicola Zingaretti , a margine dell'evento ha analizzato la vittoria nei due municipi di Roma, il III e l'VIII (ed in alcuni comuni del Lazio) e ha sposato il "manifesto Calenda". Così il presidente della Regione Lazio. "Nei momenti difficili si può vincere. Siamo qui per rispettare chi ci ha dato fiducia. La sinistra ha vinto e ricostruito una speranza senza presunzione né modelli. Adesso concentriamoci sulle regionali. Occorre recuperare la voglia di stare insieme, avere programmi chiari, stare vicini alle persone e restare uniti. E se posso permettermi, meno rabbia e più passione. Le elezioni si vincono con un'alleanza. Questo governo è in sintonia con gli umori del paese ma molto scarso a livello di azioni. Serve un PD nuovo, forte e una grande alleanza per essere competitivi. Calenda? Ho letto il manifesto. Lo ritengo un contributo interessante e utile. È tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Di idee per rilanciare il partito democratico senza renderlo superato". (Luigi Pellicone/alaNEWS)
Proprio nel momento in cui stava per iniziare il suo discorso dal palco della festa per la vittoria del centrosinistra nei municipi III e VIII, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti è stato contestato da alcune persone presenti per la vicenda della Fondazione Piccolomini.
"Abbiamo convocato un nuovo cda che ripristinerà la legalità nella Fondazione, perché non si fanno favori a nessuno, neanche agli amici", ha detto Zingaretti. E a una contestatrice che affermava di averlo votato, il governatore ha risposto: "Dovresti sapere, visto che credo nella democrazia, che non si interrompono le manifestazioni democratiche. La prossima volta vota a destra"
"Di politica non bisogna parlarne troppo, bisogna pensarla, progettarla, farla. Noi non bastiamo, questo è solo una tappa, un inizio”. Ha affermato Giovanni Caudo
Dopo la vittoria del Municipio Roma VIII e del Municipio Roma III e le drammatiche sconfitte in molte città italiane, è arrivato il momento di iniziare a confrontarci sull'alternativa possibile, così ha dichiarato Sabrina Alfonsi presidente del I Municipio .
Anche Ciaccheri e la Del Bello hanno sottolineato il significato di questa vittoria e le grandi attese di rinnovamento che essa ha suscitato, non nascondendo le difficoltà e gli ostacoli che sicuramene ci saranno.
La strada comunque sembra segnata. Bisogna lavorarci e crederci. Prendersi la guida del Comune di Roma insieme a quello più ravvicinato della Regione Lazio sono i prossimi obiettivi che ci si deve dare. E poi quello nazionale che dai primi passi sembra già in difficoltà e non solo per certe affermazioni e comportamenti razzisti di alcuni suoi membri.
L'attuale governo imploderà .Bisogna lavorare per creare un' alternativa possibile :l'unica è un'alleanza di centro sinistra. che restituisca dignità e valore al nostro Paese.
Domenico Fischetto
Il commento di Gian Carlo Marchesini
Ho ascoltato con la dovuta attenzione l'intervento di Giovanni Caudo ieri a Piazza Santa Maria in Trastevere. Alcune cose mi hanno particolarmente colpito. Ad esempio il suo ribadire che bisogna uscire dalle sedi dei partiti e delle istituzioni, andare per le strade, le case, le piazze mettendosi dalla parte dei deboli. Come non condividere? Forse però finora, specialmente nei primi tre Municipi, il problema è che il PD si è messo dalla parte dei più forti con scelte che hann...o troppo spesso favorito l'elite dei ricchi e benestanti e penalizzato i comuni cittadini. Specialmente in ambito di gestione del patrimonio immobiliare pubblico, dell'urbanistica contrattata, dei piani casa. Altrimenti non si spiegherebbe la fioritura di comitati e l'impegno di associazioni con le tante vertenze aperte proprio nei confronti di queste politiche che hanno favorito il privato a danno del pubblico. La vicenda dei Punti Verdi Infanzia ne sono un esempio, per non parlare della manomissione e distruzione di villini d'epoca a favore della moltiplicazione delle cubature per trarne lucro. La parte debole è stata finora la parte di tutti, quella avvantaggiata una minoranza di potenti privilegiati. E' su questo che bisogna fare autocritica e cambiare politica, altrimenti le esortazioni rischiano di rimanere pura retorica.
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