Scontro Salvini di Maio sui rom (Repubblica). A Salvini che sui rom non molla – “Io vado dritto: prima gli italiani e la loro sicurezza” – replica in serata Di Maio: “Ci sono altri censimenti politici da fare. Il primo è quello dei raccomandati della pubblica amministrazione, inclusi quelli in Rai. Nessuna azione intimidatoria, ma se c’è il governo del cambiamento dobbiamo ristabilire un po’ di meritocrazia”. Contro Salvini anche la Commissione Ue: “Non si può espellere un cittadino comunitario sulla base della sua etnia, non è legale”. Verhofstadt (Democratici e Liberali): “Salvini sta riportando l’Italia al 1938”. Conte prova a ridimensionare le dichiarazioni di Salvini e fissa la linea del governo: “Nessuno ha in mente schedature e censimenti che sarebbero anticostituzionali in quanto palesemente discriminatori. L’obiettivo è contrastare tutte le situazioni di illegalità e degrado ovunque si verifichino, in modo da tutelare la sicurezza di tutti i cittadini”. Poi anche Salvini si allinea: “Il censimento nei campi rom non è una priorità, prima la sicurezza e i migranti”. Tajani a Repubblica: “La legge è uguale per tutti, chi delinque deve essere punito ma non perché è rom. Non ci può essere una discriminante basata sull’etnia o sull’appartenenza a una comunità”. Sui quotidiani monta la polemica. “La sinistra sta con i rom” titola il Giornale. “Tutti gli italiani sono controllati tranne gli zingari” il titolo di Libero. In realtà dall’Istat all’Opera Nomadi passando per Anci e Regione Emilia Romagna sono tante le indagini e gli studi sugli insediamenti nomadi in Italia. Salvini: “Se lo propone la sinistra va bene, se lo faccio io è razzismo” (Giornale). Il Messaggero ricorda che a chiedere la mappatura delle presenze su quattro città campione fu l’Europa, chiedendo all’Italia di migliorare entro il 2020 gli standard su case, salute e istruzione. L’assessore milanese Majorino: “Individuare i bambini presenti nei campi e farli andare a scuola, questo è l’obiettivo che si è dato il Comune di Milano. Il che non c’entra nulla con un censimento globale per schedare la popolazione su base etnica” (Corriere). Ma anche la polemica sui rom frutta a Salvini consensi crescenti, “anche nella base del Pd” (Giornale). Sul Corriere l’analisi del “sorpasso” della Lega sui Cinque Stelle: anche l’Ipsos di Pagnoncelli dà la Lega primo partito col 30,1%, scavalcando il M5S arretrato al 29,9%. E’ il fattore “S”. Salvini dal 4 marzo ha guadagnato 13 punti. Ghisleri: “Il travaso di voti non è stato solo da FI alla Lega ma anche dal M5S”. Sul Messaggero i timori di Di Maio: Salvini vuole votare subito, invece ai grillini serve una legislatura lunga. Grillini in difficoltà anche per la prudenza del ministro Tria, che ha detto chiaramente che soldi non ce ne sono. “Invece Salvini ne spara una al giorno, promettendo misure che non costano nulla ma rendono tanto”. Sulla Stampa le mosse di Fico, deciso a resistere a Salvini: no alle spartizioni in Rai e solidarietà ai migranti. La Stampa sottolinea anche la “solitudine” di Conte a Palazzo Chigi, dove non ha costituito ancora il suo staff: ma paradossalmente è in cima alla fiducia degli italiani, col 53% contro il 46% di Salvini.
Cinque Stelle in difficoltà anche per l’inchiesta romana sullo stadio. I vertici 5S isolano la Raggi: “Le nomine responsabilità solo sua” (Messaggero). “Presentai Lanzalone alla sindaca, ma lo scelse lei” ha detto il Gardasigilli Bonafede ai pm (Fatto). Raggi nel bunker, mentre un pezzo della sua maggioranza è tentata dallo strappo (Messaggero). “Se cado io si va tutti a casa”, l’avvertimento del sindaco ai consiglieri (Repubblica). Secondo il Giornale i 5S fanno quadrato in Campidoglio: la sindaca non si tocca. Ma per Libero la Raggi fa perdere voti e il M5S la vuole cacciare: la sindaca continua ad accusare i vertici del Movimento per i problemi di Roma, e ora è diventata un problema.
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