14 luglio 2018

Dai giornali di oggi 14 uglio


ITALIA-ECONOMIA
Lavoro, con la “stretta” sui contratti a termine subito a rischio 80 mila contratti (Sole): il riferimento è a quelli in corso di durata superiore ai 24 mesi. 80 mila posti di lavoro in meno nell’arco di 10 anni è invece la stima è dello stesso ministero del Lavoro, nella relazione tecnica che accompagna il decreto legge da ieri in Gazzetta Ufficiale (QN). Previsto anche un venir meno di 135 mln di euro di entrate contributive tra 2018 e 2029. Di Vico sul Corriere parla di “autogol Dignità”, frutto dell’ideologia dell’economia punitiva. Fassina, intervistato da Repubblica, parla invece di errore marchiano del ministero: “Non ci saranno 8000 contratti in meno, ci sarà un ricambio, tra persone che dopo il contratto a 24 mesi non troveranno lavoro: quelle attività verranno svolte da qualcun altro”. Per Fassina “il decreto va nella direzione giusta di contrasto alla precarietà. Ma la reintroduzione dei voucher sarebbe un passo indietro inaccettabile” Per il Sole è la prima, vera spallata al Jobs Act, a partire dalla stretta sui contratti a termine, con la durata che scende a 24 mesi, con massimo 4 proroghe via via più costose e con la reintroduzione della causale dopo i primi 12 mesi. Giro di vite anche su Agenzie del lavoro e contratti in somministrazione, equiparati al contratto a termine; indennizzi più alti per i licenziamenti, sanzioni per le imprese che delocalizzano anche in Italia e nella Ue, revoca dei benefici anche per le imprese che riducono l’occupazione, stop agli spot per il gioco e nuovo rialzo del prelievo sulle slot. Alla Camera si cercano soluzioni per mitigare l’impatto del decreto sugli 80 mila contratti già in vigore (di durata superiore ai 24 mesi) e sulle causali, per evitare il boom di contenziosi. Tra le misure allo studio la reintroduzione dei voucher nel settore agricolo-stagionale, per le baby sitter, nel giardinaggio e nelle pulizie. Durigon (Lega): “Stiamo lavorando per migliorare il testo ed evitare un impattonegativo sui lavoratori con i contratti a termine in corso”. Sui voucher Confcommercio chiede di estenderli anche al commercio e ai servizi, Coldiretti chiede di reintrodurli in tempo per la vendemmia. Centinaio ai coltivatori: “Possiamo scrivere insieme la nuova legge sui voucher” (Libero). Cgil pronta di nuovo al referendum per stopparli. “Molto positiva la reintroduzione dei voucher” per Ichino, intervistato da QN: “Ma con le causali aumenteranno i contenziosi, nessun beneficio dalla riduzione della durata dei contratti a termine. Meglio sarebbe stato investire sul buon funzionamento dei centri per l’impiego”.
Di Maio fa la guerra anche al Ceta (Repubblica e tutti), il trattato di libero scambio tra Canada e Ue entrato in vigore nel settembre scorso e in attesa di essere ratificato dal Parlamento italiano. “Non lo ratificheremo” l’annuncio dato alla platea di Col diretti(Sole). Dal ministro parole dure contro i funzionari italiani che rappresentano l’Italia all’estero: “Se anche uno continuerà a difendere trattati scellerati come questo sarà rimosso”. “Parole sopra le righe” per il Sole. Tria frena: “”E’ sempre bene avere accordi commerciali”, anche se si riserva di valutare meglio il Ceta (Corriere). Associazioni di categoria divise. Esulta Col diretti, che ha sempre considerato il Ceta un pessimo accordo per l’agroalimentare. Di diverso avviso Confindustria: “All’Italia il trattato conviene”. (Sole). Idem Assolate: “Una follia . dice Giuseppe Ambrosi – buttati 8 anni di negoziati e il riconoscimento di 11 tra dop e Igp importanti”. Critico anche il Corriere: bloccare il Ceta significa fare gli interessi dello 0,91% dei produttori, contro il restante 99% che invece ha benefici dall’accordo. Boccia (Confindutria): “Mi sembra che il Trattato apra all’Italia, non chiuda. Bisogna interpretare i dati in una logica di paese e non di categoria”. Ma Col diretti ha convinto il governo che il Ceta va fatto saltare. “Il Made in Italy vive di export, il governo guardi i numeri” dice al Corriere la vice presidente di Confindustria Mattioli. “In sei mesi l’export verso il Canada è salito del 11%, le importazioni sono aumentate dell’8%. E’ evidente che il Ceta sta avvantaggiando il nostro Paese. Ora basta un no di un Parlamento per far saltare l’accordo: spero che non sia l’Italia a prendersi questa responsabilità”. 
La Ue vuole una manovra da 5 miliardi. Tria: “Quest’anno non se ne parla”. Su Stampa, Messaggero e Giornale il nuovo braccio di ferro che si prospetta tra Roma e Bruxelles. Per la Commissione Ue i margini sono strettissimi, quasi inesistenti, specie dopo le raccomandazioni dell’Ecofin di ieri, secondo le quali l’Italia corre il rischio di una “deviazione significativa” dell’aggiustamento dei conti. Per stare in regola col patto di Stabilità dovrebbe ridurre di tre decimali il suo deficit strutturale: 5,2 mld. Diversamente rischia la procedura per deficit eccessivo, Ma Tria rinvia; “Ne discuteremo a consuntivo”. Intanto Bankitalia aggiorna il dato del debito, salito a 2.327 miliardi. E’ di nuovo record (Messaggero).

ITALIA-POLITICA
In 450 sul barcone verso l’Italia. Salvini: non può e non deve arrivare. In apertura su Corriere, Messaggero e Repubblica il nuovo caso di sbarco negato dopo la Diciotti. Il barcone punta su Lampedusa, Salvini e Toninelli vogliono che sia Malta ad aprire il suo porto. Nei piani di Salvini, secondo il Corriere, c’è quello di utilizzare una nave militare per inviare i migranti a Malta. Ma il Colle non starà a guardare se il governo sconfina di nuovo, scrive Repubblica. E il M5S è con il Colle (Messaggero). Sulla Stampa in apertura il richiamo del Quirinale al governo, che segue lo scontro col Viminale sulla Diciotti: “Basta conflitti tra poteri, rispetto per tutte le Procure”. Nel retroscena i giochi tattici di Salvini, che in privato con Mattarella si mostra amichevole mentre in pubblico tenta di addossargli la maglietta rossa pro-accoglienza. In realtà il capo dello Stato avrebbe posto una questione istituzionale che andava oltre l’accoglienza di donne e bambini trattenuti a bordo della nave italiana e precisamente come fosse possibile che a una nave dellaMarina venisse negato l’attracco ad un porto nazionale. Mattarella in pressing anche su Conte, perché esercitasse la sua leadership, cosa che poi il premier ha fatto. “La crisi della Diciotti non l’ha risolta il Quirinale ma il governo Conte e nel migliori dei modi – dice il ministro della Giustizia Bonafede alla Stampa - Tutti giocano a spaccarci ma noi siamo compatti. I flussi migratori non sono mai stati così forti. Se l’Europa è una comunità deve agire collegialmente. Salvini non ha sbagliato”. Ma per la Stampa la mossa del Quirinale incrina il patto Lega-M5S. Per il Messaggero, nonostante i paletti di Mattarella, l’offensiva di Salvini continuerà. Il sottosegretario Molteni: “Non c’è stato nessuno scontro con Mattarella, ma i reati commessi dai migranti andavano puniti. E il nuovo barcone non attraccherà”.
Pd bocciato dalla base: sul Corriere il sondaggio di Pagnoncelli sugli umori dell’elettorato dem. Per il 59% il Pd non sta facendo alcuna opposizione ed è sostanzialmente scomparso dalla scena politica. In caso di primarie voterebbe Zingaretti il 42% degli elettori dem, il 30% Renzi; Zingaretti promosso (64%) e Renzi bocciato (71%) anche nel giudizio sull’operato da governatore e da leader. “Al Pd paralizzato serve la guida di Gentiloni - dice Calenda a Repubblica – invece l’assemblea ha sancito la paralisi. Gentiloni faccia un passo avanti, scenda in campo: la ricreazione è finita”. E dalla segreteria fuori i filo-5 Stelle: “Va fatto un governo ombra per marcare l’esecutivo grillo-leghista e acciare un processo rifondativi sl territorio per andare oltre il Pd e creare un fronte repubblicano”. Di diverso avviso Orlando, che alla Stampa dice: “Valutiamo il decreto dignità, le cose buone votiamole. Il decreto al momento è un guazzabuglio, dal contenuto misterioso e contraddittorio. Ma va valutato punto per punto, per contenuto, non per tattica”. Quanto alla linea da tenere col M5S Orlando dice: “Bisogna evitare una saldatura definitiva tra Lega e M5S, proprio mentre si aprono contraddizioni sull’immigrazione. Non ho mai pensato che il M5S sia la nuova sinistra ma anche se fossero due destre non abbiamo convenienza che diventino una destra unica”.
Nel centrodestra Forza Italia e Lega più lontane, scrive il Messaggero: Berlusconi sembra aver scelto l’opposizione dura, sia in aula sul decreto dignità, sia sul territorio in vista del voto in Alto Adige e in Sardegna. La prospettiva è quella delle Europee del 2019: i due partiti potrebbero rompere l’alleanza. Intanto Fatto, Corriere, Messaggero e Libero registrano la nuova diaspora azzurra, stavolta in direzione Fratelli d’Italia: al partito della Meloni arrivano più di 220 amministratori locali. “Ma il cielo è sempre più blu” la canzone della convention romana di benvenuto. Meloni: “La coalizione va rifondata, ma non siamo noi quelli delle scappatelle”.
Nel M5S si riaffaccia Grillo e dal blog lancia una nuova sfida: abolire le carceri. “Il sistema punitivo che stiamo adottando è antico come il mondo, ma soprattutto non funziona”. Meglio lavorare su mezzi alternativi: le carceri sono un vero e proprio business. Orlando a Bonafede: “Ministro, ci sono molti elementi su cui riflettere. Cosa c’entra tutto questo con il parere espresso dal Senato sul decreto carceri?”.

ESTERI
Trump attacca May, poi rettifica (Corriere p.13, Repubblica p.10 e altri): dopo aver polemizzato con  la premier britannica per la strategia sulla soft Brexit in un'intervista al Sun, il presidente americano fa marcia indietro, elogia la May e dice: “Qualunque cosa fate sulla Brexit, per me è ok”. Intanto, ieri, 100 mila persone in piazza a Londra contro Trump. Per la Stampa (p.2) il capo della Casa Bianca cavalca Brexit e migranti per sgretolare l'Ue: aspetta come una “benedizione” l'uscita degli inglesi dalla Unione europea.
Russiagate, sotto inchiesta 12 spie russe per hackeraggio anti-Clinton durante la campagna presidenziale del 2016 (Repubblica p.11 e tutti). La notizia arriva a due giorni dal vertice di Helsinki tra il presidente americano e Putin, un incontro al quale i Democratici Usa chiedono di rinunciare. Trump però tira dritto e attacca l'inchiesta sul Russiagate: “E' una caccia alle streghe”. Foglio (in prima e p.2) parla di piano Trump-Putin contro l'Europa: le ultime mosse di Trump sono state funzionali a rinsaldare le simpatie con Putin in vista dell'incontro di Helsinki. E Bastasi (Sole p.16) parla di “strano” vertice che minaccia i valori occidentali. “Usa e Ue sono divisi e impauriti, così Mosca vince” dice a Repubblica (p.11) lo storico Snyder.

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