12 luglio 2018

Il Cigno nero e l'economia reale

Ieri,10 luglio, i Media riportano tre importanti dichiarazioni che riguardano la situazione economico finanziaria del nostro Paese. Il Neo Ministro Paolo Savona ha alluso addirittura ad un" cigno nero" ,dice Savona:" l'Italia deve essere pronta ,se del caso...anche ad un' uscita dall'Euro ,se fosse necessario ed anche se fossero altri a far precipitare la situazione....." .Alle parole di Savona ,nelle stesse ore all'assemblea dell'ABI ,gli faceva eco il Presidente  Antonio Patuelli che parlando dal palco dell'assemblea dell'ABI ha ammonito duramente il Paese ,dicendo :" l'Italia partecipi di più al UE perché altrimenti rischia di fare la fine dell'Argentina ......" Sempre dallo stesso palco ,gli faceva eco il Presidente di Bankitalia Ignazio Visco ,affermando che nel biennio 2018/2020 malgrado la flessione l'economia italiana continuerà a crescere del 1% ed occorre molta prudenza tenendo i conti pubblici in ordine tra spesa e risparmio ,tenuto presente che la occupazione è in crescita, la produzione industriale in aumento ed gli indici econometrici a giudizio del Presidente di Bankitalia in miglioramento ,tuttavia ammoniva Ignazio Visco se all' orizzonte si profilasse un' altra crisi il sistema Italia non avrebbe più gli strumenti per contrastarla ,atteso che la dura crisi iniziata nel 2008 ha sconquassato in profondità il nostro Paese. Da alcuni poteri "forti" del nostro Paese,sono giunti quindi a chi di dovere segnali chiari e tangibili dei rischi ai quali secondo loro il nostro Paese va esponendosi . In particolare Visco ,presidente di Bankitalia, ha detto che non sono compatibili con l'attuale quadro economico finanziario del nostro Paese ,politiche economiche che vadano a stimolare la domanda del consumo interno e che per conseguenza le uniche politiche percorribili siano quelle in sostanza indicate dalla impostazione dell' ordo economico tedesco: tagli, risparmi,aumenti di produttività, aumento esportazioni ,mantenimento di salari bassi per aumentare la competitività ..... Tutto bene Madama la Marchesa......? Direi proprio di no, se ragioniamo sul fatto che solo l'altro ieri l'ISTAT  invece "certificava " un altro Paese Italia .Un Paese dove un terzo ,che al sud sfiora la metà degli abitanti ,rischia in concreto di trovarsi nella soglia della povertà ,in condizioni quindi di indigenza .A questi dati da altra parte Equitalia ci dice che il 50% di coloro che avevano richiesto la rottamazione delle cartelle esattoriali erano inadempienti . Quindi chi ha ragione ? L' uomo della strada che sente giorno per giorno la propria condizione personale diventare sempre più marginale e precaria oppure questi pezzi da novanta del sistema bancario e pubblico che raccontano un'altra Italia ?  Non credo che la crisi economica e finanziaria sia soltanto come alludono queste fonti un "percepito. .." e non un problema reale .Credo piuttosto che si contrappongono esattamente due "narrazioni " quella ufficiale ,caratterizzata dalla ideologia neo liberista ancora imperante che sostiene contro ogni evidenza che mantenimento di una domanda interna debole, ed esportazioni in crescita  basso livello dei salari ,politica economica pubblica sulla spesa orientata ai tagli ,sia la ricetta per avere un economia più competitiva . Sulle spalle dei più deboli ?  A mio modesto avviso anche in Italia e non solo in Germania od altrove vive ancora un'ideologia basata sui precetti del neo liberismo che invece ha prodotto " infiniti lutti" credo che invece si debba avere il coraggio a piene mani di immaginare e progettare un nuovo intervento pubblico in economia. L'unico modo per uscire da una crisi strutturale che se non affrontata adeguatamente rischia di segnare in modo negativo le nostre esistenze . Purtroppo le Forze politiche oggi al governo di questo Paese non hanno né le competenze , né le idee, né i programmi per affrontare seriamente i problemi ed invece come spesso accade nella Storia si riveleranno un male peggiore della cura. Se continuerà così su questo crinale il Paese si troverà in una situazione di sempre maggiore crisi ,al peggio non c'è mai fine ,ricordiamoci che dopo le guerre gotiche l'Italia si ridusse in una miseria così grave e funesta che ai poveri abitanti di quell'epoca lontana e disgraziata ,non rimase altro che mangiarsi le ortiche... .ecco lo dico a me stesso, speriamo di essere più fortunati . Luca Giordano per Tre Righe.

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