20 luglio 2018

La peste degli immigrati e gli immigrati sciaccalli

LA PESTE DEGLI IMMIGRATI E GLI SCIACALLI.


I Promessi Sposi ci ricordano come, nel Seicento, la peste generò una psicosi collettiva che si tradusse nella caccia all'untore. Quasi che la diffusione della peste fosse dovuta a uomini, che di proposito infettavano la popolazione. L'ignoranza e la paura rendevano gli esseri umani incapaci di affrontare razionalmente e scientificamente quel dramma e trovare le soluzioni più adatte per arginarlo e debellarlo. Ovviamente, non mancavano quelli che approfittavano della paura: sciacalli di ogni tipo. Sciacallo fu, ad esempio, il Griso, capo dei bravi di Don Rodrigo, pronto a impossessarsi degli averi del suo padrone e lasciarlo morire di peste, infettandosi a sua volta per aver toccato i suoi indumenti. La stessa cosa sta accadendo oggi con il fenomeno dell'immigrazione. La profonda crisi economica, che ha attraversato l'Italia, ha generato paure e atteggiamenti irrazionali, un'assurda caccia all'immigrato, che viene visto come una peste, e alle ong, moderni untori che questa peste diffondono. Gli sciacalli ne hanno approfittato per individuare presunti colpevoli e nello stesso tempo, lucrare sulla paura. Ovviamente, si sono scelte categorie sociali deboli e incapaci di difendersi. Si è aizzato un popolo di disperati contro un altro popolo di disperati, si è fomentato l'odio. Non c'è giudice più inflessibile di un alcolizzato che giudica un altro alcolizzato. Il disprezzo di un povero per un altro povero raggiunge spesse volte toni parossistici, come quelli appunto dell'alcolizzato per un altro alcolizzato, del drogato per un drogato, della prostituta per un'altra prostituta e via dicendo. Quello che in fondo non si sopporta, è vedere la propria misera immagine riflessa in un altro, che in qualche modo ci rimanda a quello che in effetti siamo e che non vogliamo accettare di essere. Eppure, spesso è proprio la consapevolezza dei propri limiti la via del riscatto.
Massimo Marnetto

Nessun commento:

Posta un commento