26 luglio 2018

Dai giornali di oggi 26 luglio

ITALIA-ECONOMIA
Tria frena sul deficit: “Non sforeremo il 3%” (Messaggero). Flat tax nel 2019 ma con gradualità (Italia Oggi). “Sarà la manovra a rassicurare i mercati” (Sole). Rispondendo al question time alla Camera, il ministro del Tesoro ha rassicurato mercati e Bruxelles che il governo non ha nessuna intenzione di superare il limite del 3% nel rapporto deficit/pil (Salvini aveva appena detto il contrario). Quanto al fisco Tria ha confermato “che si inizierà a implementare la riforma della flat tax fin dalla prossima legge di bilancio secondo un’implementazione graduale e sempre compatibilmente con i saldi di bilancio. Stesso discorso per il reddito di cittadinanza. Quanto alla “pace fiscale”, Tria ha confermato i dati illustrati dal direttore delle Entrate Ruffini nella sua audizione dell’11 luglio. Tria ha chiarito che il valore “contabile” dei crediti fiscali si avvicina a 800 mld, ma “l’ammontare su cui effettivamente si può tentare il recupero è assai più limitato, pari a circa 50 miliardi”. Sul Messaggero la battuta che circola su Tria tra i broker di Londra, riferita da Brunetta: “Quando parla lui si compra, quando parlano gli altri si vende”.
Toninelli azzera Mazzoncini e il consiglio Fs: “Alt alla fusione con Anas, ora i pendolari” (Sole in prima e a p.7 e tutti). Per Repubblica un assalto al treno col pretesto dei pendolari. L’annuncio del ministro è arrivato via Facebook poi la lettera ai consiglieri firmata con il ministro Tria in cui Toninelli scioglie l’intero consiglio usando formalmente la legge Frattini e intima la convocazione entro il 31 luglio di una nuova assemblea per il rinnovo dei vertici. Un accordo sui nomi (che ora diventano 5) nella maggioranza ancora non c’è, scrive il Sole. Per Anas si va al superamento dell’integrazione – “operazione sbagliata”; per Toninelli – e ora è interesse della società mantenere autonomia finanziaria anche fuori da Fs. Il Corriere critico col Mit: le sorti delle grandi opere come la Tav cambiano a giorni alterni. Dipendono dalle "lune" del M5S.
Stallo Ilva: Mittal cede sull’ambiente, restano gli esuberi (Fatto 3). Sull’Ilva Di Maio ha (quasi) vinto, titola Libero. Ieri l’incontro tra Di Maio e Aditya Mittal, nonostante l’avvio da parte del Ministero della procedura di accertamenti sulla regolarità della gara. L’azienda propone filtri-hi tech per ridurre del 30% le emissioni, ma il governo giudica ancora troppo rischiosa la clausola di garanzia per evitare esuberi a fine piano. Arcelor Mittal giura sulla regolarità della gara e chiede un confronto con le parti sociali per presentare il piano migliorativo. Tavolo con Regione e Comune la prossima settimana. Le imprese: basta con i ritardi.

ITALIA-POLITICA
In primo piano le polemiche per la copertina di Famiglia Cristiana contro Salvini: “Vade retro”. Il settimanale riporta la reazione della Chiesa ai toni xenofobi e antievangelici del ministro sulla questione dell'accoglienza, riprendendo una nota della Presidenza della Cei che, senza mai nominare il leader del Carroccio, avverte: “Non possiamo lasciare che inquietudine e paure condizionino le nostre scelte, determinando le nostre risposte, che alimentino un clima di diffidenza e disprezzo, di rabbia e di rifiuto”. “La scomunica di Famiglia Cristiana a Salvini: è come Satana” titolano Giornale, Libero e Verità. “Addirittura Satana” è il commento sorpreso del ministro dell'Interno, che ieri ha incontrato la sindaca di Roma Raggi per parlare degli sgomberi dei campi rom nella Capitale (Messaggero p.8). “Mi sembra di pessimo gusto – ha proseguito il vicepremier -, non pretendo di dare lezioni a nessuno, sono l'ultimo dei buoni cristiani, ma non penso di meritare l'accostamento al diavolo”. Il Tempo all'attacco del settimanale: “E' Famiglia Musulmana”. Intanto, arriva il monito di Mattarella a 80 anni dalle leggi razziali: “Il razzismo è un male che ancora avvelena la società” (su tutti). Per Avvenire (in prima e p.5) non è difficile leggere nel messaggio del capo dello Stato il riferimento all'attualità. Ma per Breda (Corriere p.13) Salvini  risponde come uno che non si sente chiamato in causa: condivide la condanna del Capo dello Stato, ricordando come quelle leggi furono un atto “folle e fuori dal mondo”. Ma, concentrandosi sugli sgomberi dei campi nella Capitale, parla dei 30mila rom che “si ostinano a vivere nei campi”, che sono una minoranza, ma rappresentano “una sacca parassitaria”. Ma Avvenire avverte: nessun uomo è mai un “parassita”.
Crocifisso nei luoghi pubblici, fanno discutere obbligo e multe (Avvenire in prima e p.14): polemica sulla proposta leghista per ribadire l'obbligo in tutti gli edifici pubblici. Nel testo si spiega il principio secondo il quale un simbolo di per sé religioso debba entrare nei luoghi della laicità: “Emblema di valore universale”. La polemica di Padre Spataro: “Usarlo come un Big Jim è blasfemo. La croce è segno di protesta contro violenza e ingiustizia”.
Autonomia, 13 Regioni vogliono far da sé (Fatto p.4): fioccano le richiesi di Regioni che chiedono autonomia. Dalla Liguria alla Puglia, ognuno chiede una competenza nuova. La Toscana vorrebbe gestire in proprio i Beni Culturali, il governatore ligure Toti i porti. La ministra agli Affari Regionali Erika Stefani: “II mio obiettivo è dire sì a chi ha fatto domanda”. A spingere le Regioni verso l'autonomia è la riforma del titolo V della Costituzione del 2001 e il referendum con cui Lombardia e Veneto, nove mesi fa, hanno avviato il proprio iter autonomista, rompendo gli argini anche per tutte le altre.
In apertura sulla Verità il quarto mutuo di Renzi: 1 milione di euro per l’acquisto di una villa nella zona più bella di Firenze. A gennaio l’ex premier dichiarava 15 mila euro in banca, poi ha dato 400 mila euro di caparra e ora ha rogitato il nuovo immobile. Belpietro: senatore, ci spieghi come si fa a farsi dare dalla banca un mutuo così, vista la sua dichiarazione dei redditi.
Sul Foglio attacco a Bonafede per la “giustizia sfregiata”: “il cambiamento è lo sputtanamento”, scrive Cerasa. Gli avvocati del popolo aggrediscono lo Stato di diritto giocando con gogna, giustizia e intercettazioni.

ESTERI
Dazi, raggiunto l’accordo Usa-Europa (Messaggero). Tregua armata tra Trump e Juncker sul fronte dell’auto. L’intesa raggiunta prevede l’apertura di una sessione formale di negoziato nella quale Usa e Ue cercheranno di risolvere le questioni aperte in campo commerciale. Le auto saranno però oggetto di una trattativa separata, che partorirà nuovi parametri di imposizione reciproca. Si cercherà di ridurre la pressione burocratica sul commercio e di semplificare le operazioni di dogana. Usa e Ue cercheranno insieme di spingere per l’ammodernamento delle regole del Wto.
Grecia in ginocchio dopo gli incendi, varato un piano straordinario. Ottanta i morti accertati ma il bilancio potrebbe essere ancora più drammatico: si cercano i dispersi casa per casa (Messaggero). Varoufakis accusa: “Parlano di atti dolosi per coprire le loro colpe”. “Quella di lunedì è stata una convergenza funesta tra clima e cronici guasti della nostra società. Non posso escludere la pista dei piromani, ma non ci credo – dice l’ex ministro delle Finanze  Dietro il disastro, l’incapacità di Atene di finanziare i servizi di soccorso”.

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