9 luglio 2018

Dai giornali di oggi 9 luglio



ITALIA-ECONOMIA
“Arriva la flat tax, il primo mattoncino lo mettiamo già nel 2018” dice Salvini alla Verità. “Non si può far tutto subito ma si parte dalle partite Iva e dalle imprese. Anche sulla legge Fornero interverremo in autunno, checché ne dica Boeri. La mia richiesta è introdurre quota 100”. E sul decreto dignità dice: “Ho chiesto di sondare i nostri elettori: il 70% è soddisfatto. La lotta al precariato è sacrosanta. Ma adesso ci sta qualche limatura. Sui voucher non molliamo. E poi bisogna evitare i contenziosi, che arricchiscono solo gli avvocati”. Salvini promette una svolta anche nel pubblico “per introdurre criteri di merito e premi per gli statali. I sindacati non saranno d’accordo ma chissenefrega”. Il tutto senza aumentare le tasse ed escludendo ogni patrimoniale. Sulla pace fiscale – “non un condono” – la soglia potrebbe alzarsi ancora, a 200 mila euro: “Speriamo di incassare minimo 20-25 miliardi di euro”. Poi “è ovvio che dovremo andare a trattare in Europa. Savona è pronto”. E Tria? “Il ministro dell’Economia ha il compito di essere prudente. Ma bisogna farsi valere. Savona ha ben chiari tempi, modi e dossier”.
Intanto è scontro sul lavoro tra Berlusconi e Di Maio. Al leader di Forza Italia che ieri sul Corriere ha demolito il decreto dignità, il ministro risponde: “Berlusconi è preoccupato perché il nostro provvedimento è contro le lobby” (Fatto in apertura e tutti). Ma il bersaglio di Berlusconi era anche la Lega. Tajani promette battaglia in aula e apre un altro fronte: “Quando il governo deciderà di pagare i debiti che la pa ha verso le imprese?”. Anche Italia Oggi stronca le misure sul lavoro del governo: un decreto senza dignità. Sul Messaggero la beffa degli “scoraggiati”, l’esercito di chi vuole un lavoro ma non lo cerca: sono tre milioni, più donne che uomini, e sono più numerosi dei disoccupati (che sono 2,9 milioni). Un’anomalia tutta italiana, che rimanda alla bassa partecipazione: nel 2017 gli inattivi erano il 34% della popolazione tra 15 e 64 anni. Altrove il fenomeno è marginale, anche dove il livello dell’impiego è basso. Ampia anche la quota di chi svolge una mansione non corrispondente alle proprie competenze. Nell’Italia che cerca lavoro e non lo trova spiccano anche le aziende che non trovano lavoratori: uno su quattro rifiuta il posto (Messaggero). Difficile trovare camerieri e baristi. Tra i dirigenti scarseggiano analisti e progettisti di software.

ITALIA-POLITICA
Salvini a tutto campo nell'intervista a La Verità. Il tema in primo piano restano i migranti, con l'annuncio del vicepremier di chiudere i porti italiani anche alle navi della missione internazionale Sophia, dopo l'arrivo di 106 migranti a bordo di un pattugliatore irlandese. “Non devono arrivare tutte in Italia – dice Salvini -. Giovedì a Innsbruck mi toccherà fare il bastian contrario, come sempre, e alzare la voce serve. In un mese la sveglia all'Ue l'abbiamo suonata in maniera evidente”. Ma la Difesa sconfessa Salvini (Repubblica e tutti). Il ministro Trenta avverte: “La missione Ue riguarda Esteri e Difesa, non l'Interno. L'azione deve essere coordinata, se no l'Italia non ottiene nulla, solo titoli di giornali”. Il titolare delle Infrastrutture Toninelli sta con Salvini: “Abbiamo accolto i 106 migranti salvati dalla nave irlandese perchè ce lo impone il folle accordo europeo Sophia con cui Renzi ha svenduto gli interessi dell'Italia. Rispettiamo la regola, ma va cambiata” (Stampa e tutti). Saviano, in una lettera al Fatto attacca Toninelli: “E' solo un burattino nelle mani della Lega”. Se l'Italia si chiamerà fuori dall'operazione internazionale – evidenzia Sarzanini (Corriere) - rinuncerà al comando di un importante organismo internazionale e lascerà ad altri il controllo del Mediterraneo.
Salvini salirà al Colle oggi alle 12 per incontrare Mattarella. “Ovviamente non si parlerà delle decisioni della magistratura” ha precisato il Colle dopo la richiesta di intervento arrivata dal segretario leghista in merito alla decisione della Cassazione sui 49 mln di euro della Lega spariti (su tutti). “Lega paralizzata senza soldi” ripete Salvini, che ufficialmente sale al Quirinale per “spiegare al presidente le tante cose fatte nel mio primo mese da ministro”, ma che – secondo il Corriere – potrebbe rappresentare a Mattarella il rischio paralisi per la Lega se davvero si intendono sequestrare tutti i conti correnti del partito. Salvini a La Verità: “Farò presente al Capo dello Stato che siamo tranquilli e sereni, che le nostra gestione è trasparente da anni. E se fosse necessario gli racconterò che cosa è successo dieci anni fa. Noi siamo parte lesa”. “Come si fa a dire che quei 49 mln sono spariti – attacca il senatore leghista Calderoli, intervistato dal Corriere -. E' tutto certificato, pubblicato sul nostro sito. Non c'è un solo euro che non sia stato speso in politica”.
Intanto, Salvini, nell'intervista a La Verità, affronta anche altri temi: “Stiamo lavorando con l'Anac per ridurre i 35 euro al giorno che spendiamo per richiedente asilo: l'obiettivo è arrivare a 25 euro, in media con l'Ue”. Poi annuncia: “Entro il 2018 arriverà la legge sulla legittima difesa, a breve cancelleremo anche gli sconti di pena e il rito abbreviato per reati particolarmente gravi, come stupro e omicidio”.
Pd, tutti contro Renzi (Repubblica). Dopo l'affondo dell'ex segretario a Gentiloni, arriva la difesa di Martina, che al Corriere dice: “Sbagliate e ingiuste le parole di Renzi, difendo con orgoglio il lavoro del governo Gentiloni. Ora dobbiamo uscire da una stagione in cui la personalizzazione ha portato a risultati asfittici, serve un profilo popolare del partito per costruire un percorso dentro il quale immaginare alleanze sociali, prima che elettorali”. Contro le parole di Renzi anche il sindaco di Milano Sala, che parla di “tono inutilmente polemico”. Su Repubblica parla Luigi Zanda: “Renzi non ha più argomenti, ma va battuto alle primarie”.

ESTERI
“Richieste d’asilo soltanto prima di entrare in Europa”: sulla Stampa (in apertura) il piano choc di Vienna sui migranti: accettare le richieste di asilo solo se avanzate fuori dalla Ue, in hot spot dell’Unchr o della Iom. Ogni membro Ue dovrebbe poi stabilire a quanti migranti concedere l’asilo. Accoglienza accordata solo per “chi condivide i valori occidentali”. Obiettivo, azzerare le richieste d’asilo in Europa. Una rivoluzione che stopperebbe la prassi in vigore da decenni e regolata dalla Convenzione di Ginevra: le persone che fuggono per motivi di persecuzione e raggiungono un Paese sicuro hanno diritto di avviare lì una procedura per una richiesta di protezione. La proposta sarà presentata dal governo Kurz al vertice dei ministri degli Interni che si svolgerà a Innsbruck l’11 e 12 luglio. “E’ solo la base per discutere”, dicono a Vienna.
“Per regolare i flussi migratori dall’Africa serve un piano Europa-Cina” dice alla Stampa Romano Prodi. “La Cina ha interessi molto forti in Africa: Pechino è andato lì a cercare cibo, energia e materie prime. C’è un’influenza molto forte ma non ha nulla a che fare con il colonialismo classico. E tendenzialmente gli africani apprezzano gli investimenti cinesi e la rapidità nell’esecuzione delle opere. Quello che non apprezzano è il ricorso a mano d’opera cinese più che africana”. Per Prodi bisogna pensare a un grande piano di sviluppo sino-europeo sull’Africa: “Può sembrare un’utopia ma può farci fare un grande salto in avanti. Europa e Cina hanno interessi convergenti: uno sviluppo ordinato dell’Africa garantirebbe flussi migratori ordinati. Nel mondo c’è una ferita, l’Africa, ed è un pericolo per tutti. L’intero pianeta dovrebbe interessarsi all’Africa”.
Si riaccende la tensione tra Regno Unito e Russia. Sul Corriere il caso della donna inglese uccisa dal “veleno delle spie”. La donna era entrata in contatto con la stessa sostanza che ha avvelenato l’ex spia Skripal e sua figlia, senza ucciderli. La fiala o il contenitore con il Novichok raccolto in un parco pubblico vicino al luogo dell’aggressione ai Skripal. Ora si indaga per omicidio.
Brexit, si è dimesso nella notte David Davis: il ministro non ha accettato la proposta della premier May per un’uscita morbida dalla Ue. Gli euroscettici considerano la soft Brexit un tradimento del referendum del 2016. Governo a rischio caduta (Corriere).

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