13 febbraio 2018

A LAVAR LA TESTA ALL'ASINO...



                                                                         Christian Greco


Vorrei esprimere solidarietà al direttore del Museo Egizio di Torino, scioccamente attaccato da Giorgia Meloni in questi giorni. L'operazione di Christian Greco, uno dei migliori direttori che il museo abbia avuto, volta ad offrire l'ingresso gratuito a coppie arabe nel secondo museo egizio per grandezza al mondo, ha un alto valore meritorio. Innanzitutto, perché la cultura è la migliore arma per combattere il fanatismo, l'intolleranza, l'odio. E specialmente, perché una simile iniziativa rappresenta un tentativo straordinario di promuovere presso il mondo arabo una presa di coscienza delle radici storiche, che superano lo stesso islamismo e si spingono in un passato di grande fascino e splendore. Ho avuto alunni di origine araba e musulmana e ho avuto modo di constatare quanto siano carenti nello studio di materie umanistiche e quanto una disciplina, come la storia, sia poco praticata, spesso per ragioni legate a una visione religiosa che fa dell'Islam un evento, che ha come segnato la fine della storia e che colloca il musulmano in una dimensione extrastorica. Ben venga, dunque, l'iniziativa di Greco, e mi auguro non rimanga isolata. Spero sia bene accolta dalle coppie arabe, che possono avere l'occasione di ammirare gratuitamente nel museo egizio di Torino opere di mirabile fattura, testimonianza di una grandiosa civiltà, di cui gli egiziani di oggi devono imparare ad essere degni eredi. Alla Meloni dico che farebbe bene a concentrare le sue energie su battaglie più intelligenti e cercare di comprendere come un'arte, che svolga una funzione educativa e di crescita, possa e in taluni casi, debba essere offerta gratuitamente. Bene ha fatto Greco a tentare di indurre la signora alla ragione, ma spesso a lavar la testa all'asino si perde sapone e ranno.
Massimo Frana

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Story
Italy museum under fire from far-right over Arabic speakers discounts

Rome (dpa) - A discount for Arabic speakers has put the Egyptian Museum in Turin, northern Italy, in the middle of a fight about credentials, confessions and concessions after criticism from the far-right Brothers of Italy (FdI) party.

On Sunday, FdI spokesman Federico Mollicone dismissed the museum's temporary two-for-one concession as "ideological and anti-Italian," and promised an "automatic spoils system" against director Christian Greco.

Culture Minister Dario Franceschini, who hails from the centre-left Democratic Party, rallied to Greco's defence on Twitter on Monday, calling the director a "competent and independent person with international experience."

Jumping into the fray, Stefano Schwarz, a parliamentary candidate for the leftist Free and Equals party, announced a pro-Greco rally outside the museum later Monday, open to people "of all religious confessions."

The FdI is part of ex-premier Silvio Berlusconi's rightist alliance, which leads polls ahead of March 4 general elections. It has neo-fascist roots and has taken eurosceptic and anti-immigrant stances.

On Friday, FdI leader Giorgia Meloni led a protest outside the Egyptian Museum, during which she accused Greco of "discriminating against Italians" and favouring only "a specific religion."

Greco met her and said he was trying to reach out to minorities by offering a cultural bond with the museum's collection.

Turin has a large immigrant population, including almost 5,000 Egyptians. Its Egyptian museum is the world's second-largest, after Cairo's.

Greco also reminded Meloni that not all Arabic speakers are Muslim, as she had implied.

A video of their exchange - which took place amid a tense election campaign characterized by rising anti-immigration and Islamophobic rethoric - has circulated widely on social networks.

# dpa



 

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