20 febbraio 2018

Dai giornali di oggi 20 febbraio

Dai giornali

Ipotesi Gentiloni-bis. “Sono pronto a compiere il mio dovere” dice il premier (Repubblica p.8). Dopo l'endorsement di Prodi, D'Alema e Bersani attaccano: “Prodi vota Insieme per non votare Renzi, ma se la lista non prende il 3%, il voto va al Pd”. La replica di Renzi: “Chi vota D'Alema, vota Salvini” (Corriere p.5). Santagata, padre della lista Insieme, a Repubblica (p.8): “D'Alema non si preoccupi, arriveremo al 3%. E comunque preferiamo sommare i nostri voti al centrosinistra, non alla destra”. Bonino alla Stampa (p.4): “L'Italia ha bisogno di essere rassicurata, Gentiloni potrebbe restare. In un governo di larghe intese non ci vedo Lega, FdI e M5S”. A favore di un Gentiloni-bis anche Beatrice Lorenzin, che al Corriere (p.10) dice: “Il centrosinistra ha dimostrato di essere la coalizione che si è contrapposta al fronte dell'irrazionalità composto da M5S e Lega. Un governo di larghe intese con Fi? Non sarebbe uno scandalo”. Libero prospetta un'ipotesi in cui gli anti-renziani del Pd, insieme a Leu, potrebbero sostenere un governo Di Maio, sotto il controllo di Prodi.
Verso il voto, Mezzogiorno sempre più decisivo. Con sessanta collegi in bilico, il centrodestra ora crede alla possibilità di raggiungere la maggioranza (Stampa p.6). Berlusconi prepara la campagna del Sud, mentre Salvini avverte: “Con lui ci vogliono non due ma quattro occhi” (Corriere e tutti). Secondo il Messaggero (p.6) è nel Meridione che si gioca il duello tra Lega e Fi per la premiership.  E Salvini apre a Tajani premier: “Ma – avverte – solo se Fi avrà più voti di noi” (Libero p.5). Giornale (p.2) riprende l'intervista di Radio Etna a Berlusconi: “La vittoria dei 5 Stelle sarebbe un incubo: fuga dei capitali e tassa patrimoniale. Ma non accadrà, perchè noi avremo la meglio”. Friedmann sulla Stampa (p.7) torna a spingere l'ipotesi di un Berlusconi-Renzi per sconfiggere i populisti nel caso in cui, dopo il voto, non ci fosse una maggioranza chiara.
M5S a lavoro sulla squadra di governo: l'idea è una compagine più snella di quella attuale (Corriere p.10). Ma Repubblica (p.9) evidenzia le difficoltà di mettere insieme la squadra: anche Ciocca (ex Bankitalia) e l'ambasciatrice Mirachian hanno respinto la proposta di far parte di un esecutivo 5S.
Voto estero, per evitare brogli e polemiche, la Farnesina ha introdotto un sistema di codici a barre per garantire la sicurezza del voto per corrispondenza (Stampa in prima e p.2). In palio ci sono 18 seggi, 12 alla Camera e 6 al Senato, che potrebbero diventare decisivi.
Campania, ancora veleni verso il voto per lo scandalo rifiuti. Su tutti il nuovo video dell'inchiesta di Fanpage: nelle immagini l'incontro tra l'ex boss Perrella e Biagio Iacolare, presidente della Sma, azienda regionale per l'ambiente. “Sono qui per la Regione” dice il n.1 di Sma, che “tratta” per i fanghi tossici da smaltire (Fatto). Il nuovo video chiama in causa il vice-governatore Bonavitacola (Messaggero p.11). De Luca all'attacco: “Vi ringoierete tutto. Questo è pseudo-giornalismo” . Renzi prova a frenare l'ira di De Luca dopo le dimissioni del figlio. Il Pd teme la slavina al Sud (Repubblica in prima e p.6-7). Sulle vicende indaga l'Anac, che sospetta “accordi sotto banco e lotti deserti per favorire le ditte amiche” nello smaltimento dei rifiuti (Corriere p.8). Cantone al Mattino: “Purtroppo, i video mostrano che vive e prospera un sistema che ritenevo superato”. “L’inchiesta giornalistica di Fanpage mostra uno spaccato inquietante e illumina un sistema di gestione dei rifiuti che resta opaco. Ma io sono sempre stato contro gli agenti provocatori e questa vicenda è la prova di quanto sia pericoloso questo istituto e quanto sia inopportuno che venga regolato come strumento investigativo”.
Regionali Lazio, sul Messaggero (p.10) la sfida ai raggi X: parlano i candidati governatore delle liste minori. “Prima i poveri e gli italiani” dice il candidato di Casapound, Antonini. Sulla “sanità senza liste d'attesa” e sulla “assistenza sul territorio” punta Touadi, candidato di Civica Popolare. Paolo Azzaro, in corsa per Democrazia cristiana, dice “sì ai privati nel settore salute”, poi aggiunge: “Basta con i pronto soccorso affollati”.  “Con noi la sinistra coerente, non siamo la forza del 'no'” rivendica la candidata di Potere al Popolo, Elibasabetta Canitano. “Intervento pubblico per creare posti di lavoro” è invece la linea di Rosati, candidato di Riconquistare l'Italia.

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