13 febbraio 2018

SPLICE E IL DIAVOLO

Non intende Massimo Frana, con l'analisi delle suggestioni che scaturiscono dal film "Splice e il Diavolo", entrare in competizione con la rubrica condotta dalla nostra Ghisi Grütter , appuntamento fisso del sabato del nostro giornale, piuttosto ha l'obiettivo di stimolarci ad una riflessione sui misteri della magia e dell'alchimia. 
Quindi non lo deludiamo , e leggiamo questo suo contributo.
Grazie Massimo.





Nonostante si tratti di un film sostanzialmente mediocre, Splice (2009, regia di Vincenzo Natali) merita d'esser visto per i suoi contenuti occulti. La trama apparentemente sembra affrontare il tema dei pericoli che un incontrollato sviluppo scientifico può riservare: una serie di esperimenti genetici, condotti da una  coppia di scienziati, un uomo e una donna, porta alla creazione di esseri mostruosi, fino a una creatura umanoide. Ma è proprio osservando le creature risultanti dagli esperimenti che si colgono in particolare i rimandi all'alchimia e alla magia nera. Due strani organismi, posti in delle incubatrici, moderna versione di atanor e alambicchi degli alchimisti, da cui veniva fuori il faustiano homunculus, danno vita per una serie di innesti a un essere umanoide, chiamato Dren. La sua forma è la stessa del Gran Pan, il fauno mitologico dalle forme metà umane e metà bestiali. Nel film Dren sarà un essere femminile in una prima fase e uno maschile in una seconda fase. Un'androginia o ginandria che ci rimanda ancora a Pan, o al Baphomet dei Templari o al Diavolo della XV lama dei tarocchi, dove troviamo, ai piedi del diavolo ermafrodita, due fauni, uno maschio e uno femmina. Il riferimento al Diavolo ritorna nella stessa trama del film: Dren, nella versione femminile, si accoppia con lo scienziato maschio, nella versione maschile, si accoppia con la femmina. Chi conosce le leggende, che fin dal Medioevo, parlano delle opere di Satana, ricorderà che il Diavolo dell'uomo brama il corpo e che, per ottenerlo, può presentarsi in sembianze femminili e accoppiarsi con un maschio umano. In un secondo momento, in sembianze maschili può riuscire ad accoppiarsi con una femmina d'uomo e depositare il seme ricevuto dalla precedente unione e in grado di generare demoni dotati di corpo. Mai fermarsi ad una mediocrità, che potrebbe essere solo apparente.

Massimo Frana

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