Se "mi fate credito della Vostra benevolenza ....e mi riconoscete la buona fede per aiutare a dare delle risposte ...." beh oserei dire una cosa sulla "madre di tutti i guai...." come affrontare l'abbattimento del debito pubblico italiano oggi al 132% sul PIL.
Dobbiamo ahimè ripartire da quello che dice la Bonino....la stessa, come sapete, avrebbe detto :" per riportare il debito italiano ad un valore "accettabile " diciamo al 110% ( diciamo e siamo sinceri...un debito pubblico al 132% è default ......punto....),dice la Bonino occorre congelare la spesa pubblica italiana al costo del 2017 per un lustro. Sarebbe un costo sociale "lacrime e sangue...." è veramente uno scenario "obbligato per restare in Europa "? No, la nostra risposta è NO. Vediamo cosa potremmo fare . Qualcuno ha indicato il famoso progetto " P.A.D.R.E." che sta per Politically ,Acceptable,Debt,Testructuring,for the Eurozone. Questo progetto è stato elaborato da Charles Wyploz e sostenuto in Europa da oltre 350 economisti. Prevede che la BCE possa acquistare il debito di ogni Paese che fosse superiore al 60% del PIL trasformandolo in titoli perpetui a tasso zero ,ripagati nel tempo con le risorse del "signoraggio " che appartengono a ciascun Stato della U.E. Questa sarebbe una Politica Europea per la quale varrebbe la pena impegnarsi. Infatti a nessuno verrebbe chiesto di "morire per Danzica ....." Poi vi sarebbero ,come insegnano, gli economisti altri sistemi ad es.:
si potrebbe puntare sulla riqualificazione della spesa pubblica ....cioè si dovrebbero fare per anni solo o soprattutto le spese pubbliche a cd "alto moltiplicatore ..."
oppure puntare su una crescita nominale (crescita reale +inflazione ) almeno del 4%.
Insomma la strada indicata dalla Bonino non è l'unica percorribile . Sembra tuttavia che rimanga certo un punto.....comunque vada e la buttiamo là:
l'Europa rimane il nostro orizzonte necessario ed indispensabile .
Luca Giordano per Tre Righe .
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