1 giugno 2018
Dai giornali di oggi 1 giugno
Conte premier, Salvini e Di Maio vice, Savona spostato agli Affari Europei: il Colle dice sì al governo M5S-Lega (Corriere). I vice pesano più del premier ma l’Italia archivia la crisi più difficile (Stampa). La svolta maturata tra colpi di scena, diffidenze e tatticismi: per il Corriere a convincere Salvini è stata la minaccia di voto a luglio di Di Maio. Decisivo il nodo dell’Economia, dove alla fine va Giovanni Tria, preside di Economia a Tor Vergata: parla cinese ma ama l’Occidente, e rassicura il Colle (Stampa). Politicamente vicino a Forza Italia, amico di Brunetta e Savona, è favorevole alla flat tax finanziata dall’aumento dell’Iva, dubbioso su reddito di cittadinanza e riforma della Fornero (Repubblica, Corriere). 25 in tutto i ministri, sei dei quali tecnici. A Salvini gli Interni, a Di Maio Sviluppo e Lavoro; Giancarlo Giorgetti sottosegretario alla Presidenza del Consiglio; agli Esteri Moavero Milanesi, alla Pa Giulia Bongiorno (Lega), alla Difesa la capitano della riserva dell’Esercito Elisabetta Trenta (M5S), alla Giustizia Alfonso Bonafede (M5S), alla Salute Giulia Grillo (M5S), all’Ambiente il generale dell’Arma Sergio Costa, alle Infrastrutture Danilo Toninelli (M5S), ai Beni Culturali Alberto Bonisoli, all’Istruzione il leghista Marco Bussetti, ai rapporti col Parlamento Riccardo Fraccaro (M5S), agli Affari Regionali Erika Stefani (Lega), al Sud Barbara Lezzi (M5S), a Famiglia e disabilità Lorenzo Fontana (Lega), all’Agricoltura Gian Marco Centinaio (Lega). Il giuramento oggi alle 16. Prime mosse: in Europa patto con la Francia e sussidio di disoccupazione (Stampa). Di Maio ministro: “Pronti a punire chi delocalizza” (Stampa). Per il reddito di cittadinanza ci sarà da aspettare, almeno 10, 12 mesi. Anche Salvini cerca la partenza sprint: “Dimezzo i soldi per l’accoglienza”. Stipendi più alti per le forze dell’ordine (Stampa).
La Meloni alla fine resta fuori, per il veto di Di Maio, ma Fdi sospetta di Salvini: “Ci ha coinvolto solo per trattare meglio” (Corriere). “Noi ci asterremo ma temo non durerà – dice la Meloni al Messaggero – Difficile rivedere in futuro il centrodestra come lo abbiamo conosciuto finora”. Berlusconi inquieto per le mosse degli alleati: “Governo fragile” (Giornale). Prepara l’opposizione e promette: “Riporterò Forza Italia al 20%” (Corriere). Ma non scarica la Lega. Sul Corriere le suggestioni dei leghisti: “Il governo parte giallo-verde ma poi potrebbe caratterizzarsi come governo del centrodestra: l’astensione di Fdi potrebbe diventare appoggio, e anche tanti azzurri che non vedono un futuro potrebbero sostenerlo”.
Sul Corriere il testacoda del Pd: andrà in piazza ugualmente oggi, non più a difesa del Colle ma contro il governo. Renzi non ci sarà, Gentiloni in forse. Ma Martina insiste: “Il nuovo governo ha un programma pericoloso per il Paese, perciò lavoreremo da subito per costruire l’alternativa” A Piazza Santi Apostoli ci saranno Veltroni, Calenda, Franceschini e Orlando. Orlando che alla Stampa dice: “Dovremo difendere le regole liberali ma le misure sociali andranno valutate. Nel Pd bisogna evitare il derby tra popolo ed elite e far riemergere la questione sociale”.
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