: “Sto bene, mi sono solo preso due giorni di risposo”. Silvio Berlusconi
rassicura, in un'intervista a Libero (in prima e p.2-3), sul suo stato
di salute e rilancia la campagna elettorale: “Ho spiegato agli
interlocutori europei che sarà il centrodestra ad impedire che l'Italia
finisca nelle mani di ribellisti e pauperisti: sarebbe un danno per il
Paese e per l'intera Ue”. “La resurrezione di 'San Silvio”: nella “big
red” del Financial Times (p.7) approfondimento sulle elezioni italiane,
dove viene evidenziato il ruolo di Berlusconi - “ritornato sulla scena
politica dopo l'oblio” - che rappresenta l'unica solida alternativa
contro i populisti del M5S. La Stampa (p.4) segnala come Berlusconi
sarebbe pronto a scaricare gli alleati dopo il 4 marzo se il
centrodestra non ottenesse la maggioranza. E il Fatto (in prima e p.2)
registra un “patto di desistenza” per i candidati tra Renzi e Berlusconi
per non favorire il M5S. Accordo Pd-Fi che è considerato lo scenario più
probabile dagli Usa: “Sarebbe il risultato con cui ci troveremmo più a
nostro agio” dicono fonti americane che si occupano di Europa, che
confermano però di non avere pregiudizi nei confronti del M5S (Corriere
p.4). Un sondaggio Swg sul Messaggero (p.2) evidenzia come le larghe
intese siano uno scenario che prende sempre più piede anche tra gli
elettori: il 45% dice sì ad un accordo Pd-Fi, i favorevoli salgono del
4% rispetto a dicembre. Anche se le proiezioni di Repubblica (p.4) sui
seggi evidenziano come anche una convergenza Pd-Fi non garantirebbe il
numero minimo per la maggioranza alla Camera. Intanto, la rilevazione
Swg sul Messaggero sulle intenzioni di voto conferma il centrodestra
prima coalizione al 36,2%, il M5S sarebbe il primo partito con il 28,4%
mentre il Pd si attesterebbe al 23,7%, Leu al 6% (-0,8). Repubblica (p.13) segnala la
speculazione internazionale sul rischio Italia: scommessi 4 mld, in
molto puntano sull'instabilità e sul ribaddo della Borsa.
Salvini alla Stampa: “Mi auguro che il centrodestra abbia i numeri per
formare un governo di dieci anni. Se prendiamo più voti di Fi sarò io il
premier, altrimenti spetterà a loro indicarlo. Esteri, Giustizia,
Pubblica Istruzione e Agricoltura sono i ministeri a cui puntiamo, in
questi campi dobbiamo recuperare”.
Pd, Renzi ringrazia Prodi per l'assist, anche se il Professore frena:
“Non faccio campagna elettorale” (Corriere p.6). Ma nella minoranza dem
cresce la corrente del 5 marzo: “Resa dei conti con Renzi” (Repubblica p.8).
M5S, Di Maio ha parlato ieri davanti agli imprenditori di Assolombarda:
“Propongo un patto tra tutti i partiti per una manovra che abbia un
piano condiviso” ha detto il leader del Movimento, che ha ribadito il
ruolo di prima forza del suo schieramento prima di ricordare che “senza
convergenze bisognerà tornare a votare” (Messaggero p.2). Per Palmerini
(Sole) il leader grillino “spegne i toni anti”. Ma per la Stampa (p.7)
gli imprenditori non sono entusiasti delle parole del leader grillino.
Intanto, dopo le polemiche sulle parlamentarie, Davide Casaleggio al
Fatto (p.5): “Dati in ritardo perchè c'è la privacy. Trasparenza,
competenza e onestà sono i valori fondamentali e hanno guidato la scelta
dei candidati. Grillo? Sono 5 anni che dite che è defilato, ma è accanto
a noi”.
Sul Lazio: attacco di Berlusconi a Pirozzi: fa vincere la sinistra
Nota: tranne un accenno sul Manifesto a una dichiarazione di D'Alema su Prodi siamo (Liberi e Uguali)completamente assenti dai giornali
rassicura, in un'intervista a Libero (in prima e p.2-3), sul suo stato
di salute e rilancia la campagna elettorale: “Ho spiegato agli
interlocutori europei che sarà il centrodestra ad impedire che l'Italia
finisca nelle mani di ribellisti e pauperisti: sarebbe un danno per il
Paese e per l'intera Ue”. “La resurrezione di 'San Silvio”: nella “big
red” del Financial Times (p.7) approfondimento sulle elezioni italiane,
dove viene evidenziato il ruolo di Berlusconi - “ritornato sulla scena
politica dopo l'oblio” - che rappresenta l'unica solida alternativa
contro i populisti del M5S. La Stampa (p.4) segnala come Berlusconi
sarebbe pronto a scaricare gli alleati dopo il 4 marzo se il
centrodestra non ottenesse la maggioranza. E il Fatto (in prima e p.2)
registra un “patto di desistenza” per i candidati tra Renzi e Berlusconi
per non favorire il M5S. Accordo Pd-Fi che è considerato lo scenario più
probabile dagli Usa: “Sarebbe il risultato con cui ci troveremmo più a
nostro agio” dicono fonti americane che si occupano di Europa, che
confermano però di non avere pregiudizi nei confronti del M5S (Corriere
p.4). Un sondaggio Swg sul Messaggero (p.2) evidenzia come le larghe
intese siano uno scenario che prende sempre più piede anche tra gli
elettori: il 45% dice sì ad un accordo Pd-Fi, i favorevoli salgono del
4% rispetto a dicembre. Anche se le proiezioni di Repubblica (p.4) sui
seggi evidenziano come anche una convergenza Pd-Fi non garantirebbe il
numero minimo per la maggioranza alla Camera. Intanto, la rilevazione
Swg sul Messaggero sulle intenzioni di voto conferma il centrodestra
prima coalizione al 36,2%, il M5S sarebbe il primo partito con il 28,4%
mentre il Pd si attesterebbe al 23,7%, Leu al 6% (-0,8). Repubblica (p.13) segnala la
speculazione internazionale sul rischio Italia: scommessi 4 mld, in
molto puntano sull'instabilità e sul ribaddo della Borsa.
Salvini alla Stampa: “Mi auguro che il centrodestra abbia i numeri per
formare un governo di dieci anni. Se prendiamo più voti di Fi sarò io il
premier, altrimenti spetterà a loro indicarlo. Esteri, Giustizia,
Pubblica Istruzione e Agricoltura sono i ministeri a cui puntiamo, in
questi campi dobbiamo recuperare”.
Pd, Renzi ringrazia Prodi per l'assist, anche se il Professore frena:
“Non faccio campagna elettorale” (Corriere p.6). Ma nella minoranza dem
cresce la corrente del 5 marzo: “Resa dei conti con Renzi” (Repubblica p.8).
M5S, Di Maio ha parlato ieri davanti agli imprenditori di Assolombarda:
“Propongo un patto tra tutti i partiti per una manovra che abbia un
piano condiviso” ha detto il leader del Movimento, che ha ribadito il
ruolo di prima forza del suo schieramento prima di ricordare che “senza
convergenze bisognerà tornare a votare” (Messaggero p.2). Per Palmerini
(Sole) il leader grillino “spegne i toni anti”. Ma per la Stampa (p.7)
gli imprenditori non sono entusiasti delle parole del leader grillino.
Intanto, dopo le polemiche sulle parlamentarie, Davide Casaleggio al
Fatto (p.5): “Dati in ritardo perchè c'è la privacy. Trasparenza,
competenza e onestà sono i valori fondamentali e hanno guidato la scelta
dei candidati. Grillo? Sono 5 anni che dite che è defilato, ma è accanto
a noi”.
Sul Lazio: attacco di Berlusconi a Pirozzi: fa vincere la sinistra
Nota: tranne un accenno sul Manifesto a una dichiarazione di D'Alema su Prodi siamo (Liberi e Uguali)completamente assenti dai giornali
Nessun commento:
Posta un commento