17 marzo 2018

ANCORA SULLA VERGOGNA DI AFRIN

 
 
 
 
 
 
 
Spero di non essere l'unico a provare vergogna per il fatto che l'Italia fa parte della NATO, il cui secondo esrcito, quello turco, e' impegnato a bombardare ed invadere la cittadina di Afrin in territorio siriano contro le piu' elementari regole del diritto internazionale e nell'assordante silenzio dell'ONU. Non paga di perseguitare i curdi nel suo territorio il governo turco estende la sua missione al di fuori dei suoi confini e riceve dall'Europa, che ha la responsabilita' storica di aver negato alla fine della prima guerra mondiale al popolo curdo il diritto di avere un proprio stato, tre miliardi di euro per trattenere i siriani in fuga dalla guerra.
Un elementare senso di gratitudine verso i curdi, che hanno contribuito alla sconfitta di Daesh, imporrebbe di agire in loro soccorso contro l'aggressione, che subiscono.

       Franco Buccella
 
 
Provo vergogna, Franco.
La provo davvero, ma c'è più della Nato, in mezzo.
Turchia, Siria, Irak, Iran. I Curdi che fanno stato non sono mai piaciuti e non piacciono a nessuno. Andavano bene quando erano praticamente i soli a combattere davvero l'Isis; adesso chi se ne frega.
Li picchia quello che è in grado di farlo. Lo fa la Turchia; lo ha fatto la Siria; lo ha fatto l'Irak di Saddam; lo ha fatto l'Iran.
Forse Trump, invece - le vie del signore sono infinite - finirà di
distruggere l'alleanza atlantica. Questa Europa che non tira fuori i
quattrini e prega gli USA di esentarla dai dazi, dovrà scegliere. 
Come sempre l'auto determinazione dei popoli è spesso invocata. Nei fatti raramente praticata.
Mi vergogno che il forte, nell'indifferenza del mondo, torturi il debole ( no peggio, un mondo che decide quale sia il delinquente tra i picchiatori di deboli e quale abbia invece ragione a farlo). Non sono certo che l'autodeterminazione sia una soluzione migliore di altre; c'è di mezzo sempre la patria, la religione e cose così.Certo non è per questo che non la si vuole praticare.
Umberto Pradella

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