Verso l'esecutivo, il Colle dà 2 mesi di tempo. Il primo giro è per
Salvini: dopo il voto sui presidenti delle Camere, il Quirinale conta di
verificare per prima la possibilità di un esecutivo a guida centrodestra
(Fatto in prima e p.3). Intanto, tutti i quotidiani registrano i passi
avanti nelle trattative tra centrodestra e M5S per cercare un accordo di
governo (Corriere p.2 e tutti). C'è anche l'ok di Grillo, che ha detto:
“Mi fido di Salvini” (su tutti). Si cerca un compromesso sul reddito di
cittadinanza dei grillini (Stampa in prima e p.4). Libero (in prima e
p.3) segnala, invece, come la strada per il governo condiviso passi per
l'abbandono dei rispettivi cavalli di battaglia: la flat tax al 15% e il
reddito di cittadinanza. Ma è duello sul premier (Repubblica in prima e
p.2): sia la Lega che il Movimento rivendicano al guida dell'esecutivo.
Sul FT (p.2) James Politi: l'abbraccio tra rivali agita il dibattito
politico italiano: gli ultimi giorni hanno rilanciato una possibile
intesa tra i due partiti più euroscettici e delineato quello che per
lungo tempo è stato visto come lo scenario peggiore possibile per
mercati, investitori e l'Europa. Münchau (FT p.9): i fallimenti
italiani possono essere una tragedia europea.
“Il premier spetta a noi - rivendica Salvini, intervistato da Messaggero
e Mattino -.Ci presenteremo con una proposta di governo a Mattarella e
auspicabilmente al Parlamento, per fare ciò che abbiamo promesso e che è
diverso da quello che dicono a Bruxelles: su Iva e Fornero non faremo
quello che ci chiedono. Siamo disposti ad ampliare e modificare il
programma. Il premier? Io sono pronto, ma prima viene il programma, il
nome è l'ultima cosa”. Berlusconi al Corriere (p.3) dice: “L'unità del
centrodestra è un valore da tutelare, ci siamo presentati con un
programma condiviso che Salvini ha il diritto e dovere di attuare,
provando a formare un governo. Per farlo è necessaria l'unità del
centrodestra. Non credo che M5S e Lega possano governare da soli”.
M5S, proseguono le polemiche della base per le aperture al centrodestra.
Gli attivisti divisi sull'accordo: “Ma mai con Berlusconi e i dem”
dicono (Corriere). Grillo ha confermato: “Salvini leale”, scendendo in
campo per rassicurare i militanti (su tutti). “Il patto con la Lega è
contro natura e rischioso, l'elettorato 5S e più volatile” dice a
Repubblica (p.4) De Masi. Il sociologo vicino alla Casaleggio parla
anche alla Stampa (p.5): “Vedo un possibile accordo con la Lega solo
sulla Fornero, mentre su flat tax e reddito di cittadinanza il discorso
è più complesso”.
Centrosinistra, l'appello di Martina a rimanere uniti. Mentre Renzi
blinda Marcucci e Gerini capigruppo (Messaggero p.2). L'amarezza degli
anti-Renzi, che tengono contatti con i 5S (Corriere p.9). Il presidente
dem Orfini alla Stampa (p.9): “L'idea che il M5S sia una costola della
sinistra è sbagliata. E' evidente che i loro argomenti non avrebbero
potuto che sfociare a destra, il tema è capire che posizionamento
dobbiamo avere noi per tornare a vincere”. Dem divisi tra chi spinge per
il dialogo e chi punta sull'Aventino (Repubblica p.8). Rosato a
Repubblica: “Non si può trattare con chi pensa i dazi e guarda a Putin.
Dall'opposizione rappresenteremo parte del Paese, anche perchè un
governo di tutti non serve, visto che grillini e leghisti hanno un
accordo solido”.
[26/3, 07:59] Michele Cardulli: Sul Lazio: Il Messaggero parla di Leu nel caos, Ottorino Ferilli si tira fuori dalla corsa per l'assessorato con una lettera a Speranza ("non condivido il metodo zingaretti"). In pole position Claudio Diberarbino che appare in vantagggio su Piero Latino. Oggi l'incontro decisivo dei vertici di Leu
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