18 marzo 2018
Dai giornali di oggi 18 marzo
Si tratta per le presidenze delle Camere, muro di Di Maio su Romani e
Fi: “Sentirò tutti, no ai condannati” (Corriere in prima e p.2). Per
Repubblica (p.8) il veto del M5S mette a rischio il patto con il
centrodestra e rappresenta un segnale di apertura al Pd, nel giorno in
cui il reggente dem Martina dice no all'Aventino. Dal Movimento,
intanto, arriva l'apertura a un governo con la Lega, i 5S vogliono
evitare il voto bis (Stampa p.4). Contrario all'ipotesi di tornare alle
urne anche Salvini, che da Rosarno mette in chiaro: “Non starò mai in un
governissimo” (Messaggero p.4). Secondo la Verità Mattarella vuole
incastrare Salvini offrendogli la presidenza del Senato. Giornale
attacca la Lega sull'ipotesi di intesa con il M5S per un governo di
scopo per cambiare la legge elettorale: quello che non dice è che
l'esecutivo non modificherà solo il Rosatellum e Salvini sarà fuori
dall'alleanza di centrodestra.
Fi teme l'accerchiamento, Berlusconi spinge per un'intesa con i dem,
altrimenti teme che Salvini possa tagliare fuori Fi dai giochi per le
presidenze delle Camere (Corriere p.3). La Meloni al Corriere: “A
Salvini chiedo linearità: se è deciso a tentare di formare il governo
non può chiedere anche la presidenza di una Camera”. Poi sul governo
dice: “Abbiamo il diritto e il dovere di tentare di formare un governo
sulla base di punti programmatici seri sui quali tanti sono d'accordo:
credo poco all'ipotesi di fare accordi con le singole forze, credo si
possano registrare in Parlamento convergenze sui temi”. E La Russa alla
Stampa (p.5) ribadisce: “Se Salvini fallisce, non c'è un piano B:
cambiare il Rosatellum e tornare a votare. Non daremo i nostri voti né
al Pd né al M5S”.
Intanto, il Pd si ribella all'Aventino di Renzi: ieri assemblea al
Nazareno con Martina, Cuperlo, Orlando e Calenda che hanno aperto a un
esecutivo di garanza (Stampa p.7). La disponibilità ad un esecutivo di
tutti serve a scongiurare l'ipotesi di un asse Lega-M5S (Repubblica
p.2). Corriere (in prima e p.5) intervista Walter Veltron: “Il Pd deve
stare all'opposizione, ma sia un interlocutore di Mattarella, si
potrebbe creare, intorno a una proposta del Colle, un'iniziativa per una
governo che eviti il ritorno alle urne e affronti legge elettorale e
questione sociale” “Il nostro ruolo è fare l'opposizione” ribadisce
Rosato, intervistato dalla Stampa (p.7). “L'opposizione non è l'Aventino
– spiega -. E chi parla di tornare al voto prima ancora di iniziare le
consultazione fa una forzatura”.
Nel Lazio: circa 80 sezioni restano senza preferenze attribuite (repubblica)
Pomezia: i 5 stelle applicano il metodo Pd, cade il sindaco ribelle (tutti)
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