Anche se l'accordo tra Luiss e Comune di Roma è vicino, e quanto stabilito nella convenzione siglata nel 2011 tra i due soggetti vedrà finalmente la sua attuazione, il Comitato Villa Blanc, dove si annidano i famosi sette irriducibili, non si lascia sfuggire l'occasione e si presenterà questa mattina 24 marzo e domani 25 davanti ai cancelli di Villa Blanc per distribuire il volantino che pubblichiamo a seguire, per sensibilizzarei visitatori in occasione delle giornate del FAI.
D.F.
Comitato
Villa Blanc |
AI VISITATORI DI VILLA BLANC
Caro concittadino,
nell’augurarti una buona visita a Villa
Blanc, ti informiamo che l’accesso alla Villa non è una generosa concessione
della LUISS, tramite il FAI, ma è un diritto, che però viene negato ai
cittadini per gli altri 364 giorni dell’anno. Infatti Villa Blanc, dice il
Piano Regolatore Generale, è VERDE
PUBBLICO e servizi pubblici locali (scuola per l’infanzia e dell’obbligo,
biblioteca di quartiere, ecc.). Tuttavia la LUISS, sebbene abbia sottoscritto
nel 2011 con il Comune una Convenzione per aprire ai cittadini il Parco tutte
le domeniche ed i giorni festivi e per destinare con continuità una porzione
del Parco a giardino pubblico con area giochi, non sta rispettando neanche
questo minimo impegno, un anno e due mesi dopo l’avvio delle attività. La parte
destinata ad area giochi è utilizzata, in occasione di eventi, come area
destinata a parcheggio per auto come potrai constatare da piazza Winckelmann.
Tutta l’area che visiterai, il parco di 39.000 mq,
il casino nobile ed altri 6 edifici sono stati acquistati dalla LUISS nel 1997 per 7 miliardi di lire, ovvero circa
3,5 milioni di euro, più o meno quanto costano in questa zona un paio di discreti
appartamenti di 200 mq. Il Ministero dei Beni culturali (Ministro Veltroni) non
esercitò la prelazione cui pure aveva diritto trattandosi di Villa storica.
Successivamente nel 2011 l’allora sindaco Alemanno rinunciò all’esproprio, cui
aveva diritto in base al PRG, e rilasciò alla LUISS il permesso di costruire.
Qualcuno afferma che lo Stato non aveva i soldi per restaurarla, ma quanti
soldi sono stati buttati via dallo Stato per azioni scellerate? Se visiterete il teatro e gli altri edifici
di Villa Torlonia (oggi aperti), vedrete che lo Stato, quando vuole, può fare
bene interventi impegnativi e costosi. La LUISS ha investito risorse per il
restauro ma nel frattempo, pur essendo Università privata, riceve cospicui
finanziamenti (diversi milioni di euro all’anno) per la sua attività dallo
stesso Stato che ha rinunciato all’acquisto ed al restauro della Villa.
Il Piano Territoriale della Regione definisce il
Parco “Area boscata”. Infatti due anni fa, al posto del giardino che vedi,
sorgeva un fitto bosco, che andava curato, ma che secondo il direttore del
Bioparco di Roma costituiva un biotopo unico, riparo per 57 specie di uccelli,
censite dalla LIPU. Oggi tra i pochi alberi superstiti vedi strade e grandi
spazi sterrati, destinati al transito ed al parcheggio di numerose automobili.
In altre ville comunali puoi trovare esempi ben diversi di gestione del verde e
le automobili non circolano, tantomeno nelle aree boscate.
Il Comitato Villa Blanc richiede non solo che
vengano rispettati gli impegni minimali della Convenzione sottoscritta dalla
LUISS (apertura continuativa dell’area giochi e di tutto il parco la domenica
ed i giorni festivi), ma che venga rispettato il Piano Regolatore che afferma
che Villa Blanc è VERDE PUBBLICO.
Questo significa che il Parco deve
essere sempre aperto ai cittadini, con
le stesse modalità delle altre Ville comunali. Questo del resto è anche
quanto avviene nei campus di tutte le università, pubbliche e private, del
mondo. Buona visita.
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